Page 153 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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III SeSSIone - l’ItalIa economIca                                   153



             Luci ed ombre di una Belle Époque



             Prof. Pietro CaFaro    1



             Belle époque: una enclave cronologica
                   on si sa chi abbia coniato l’espressione «Belle Époque» in relazione al
             N primo decennio del Novecento: come si legge in un noto  dizionario sto-
             rico francese, apparve spontaneamente a partire dal 1919, in un clima nel quale
             «par tous ses noyaux pensants, [l’Europe] a senti qu’elle ne se reconnaissait plus,
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             qu’elle avait cessé de se ressembler» .
                La definizione fu generata da una crisi di identità profonda dell’Europa, quin-
             di, in un drammatico momento della sua storia, all’indomani di una immane tra-
             gedia che ne avrebbe determinato l’inizio di una decadenza senza precedenti nel
             contesto politico ed economico mondiale. Alla luce della orribile esperienza bel-
             lica, “l’ultima guerra civile degli europei”, il momento nel quale il continente si
             apprestava a raggiungere, complice il principio di nazionalità, il punto più elevato
             della propria disgregazione, il quindicennio precedente assumeva i tratti edulco-
             rati di una énclaves collocata tra una delle maggiori fasi depressive dell’economia
             europea e la guerra .
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                In realtà anche quel breve periodo non fu immune da contraddizioni, alcune di
             grande portata, e da un certo punto di vista potrebbe essere anche inteso come il
             momento finale di quella trasformazione dell’economia e della politica che sareb-
             be sfociata poi in quella cesura bellica dopo la quale “nulla fu più come prima”.
                Se la Grande Guerra fu il momento di non ritorno verso un equilibrio inedito, il
             ventennio precedente può essere considerato il lungo travaglio che preparò il parto
             di un nuovo ordine di cose, travaglio uscito da una crisi strutturale dell’Occidente
             dalla quale l’Italia fu tutt’altro che risparmiata. “Gli anni più neri dell’economia
             italiana dopo l’Unità”: fu questa la definizione data al momento culminante della
             crisi da Riccardo Bachi, definizione poi ripresa e resa usuale dallo storico Gino




             1   Professore ordinario di Storia Sociale e Storia della moneta e della banca presso l’Università
                 Cattolica di Milano dove insegna Storia economica.
             2   P. Valéry, La Crise de l’esprit, 1919. I saggi di Paul Valery sono contenuti in P. Valéry, Sguardi
                 sul mondo attuale e altri saggi, Milano, Adelphi, 1994.
             3   Corrispondente a una fase espansiva nel mondo delle scienze. Si vedano in proposito (sulla
                 discrasia economia-storia delle arti e del pensiero) le classiche riflessioni di Husserl, M. Signore
                 (a cura di), E. Husserl. La crisi delle scienze europee e la responsabilità storica dell’Europa,
                 Milano, F. Angeli, 1985.
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