Page 292 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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292        la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana



             naio per Bruno e il 12 per Costante, funerali quasi di Stato ebbero luogo nelle vie
             della città, con migliaia di romani. Nei discorsi, come quello del padre Ricciotti,
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             si chiese vendetta. La gente gridava: «Abbasso la Germania! Guerra, guerra!» .
                Più tardi, dopo lo scioglimento della Legione, i reduci divennero vettori dell’in-
             terventismo (accanto a Mussolini il 31 marzo 1915 a Milano, e a D’Annunzio il 5
             maggio 1915 a Quarto). Le associazioni irredentiste accolsero questi garibaldini
             come nuovi eroi e aderirono al motto: «La strada di Trento e di Trieste passa
             per l’Alsazia e la Lorena». Però, la maggioranza neutralista (socialista, cattolica,
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             giolittiana) li considerò impostori e strumenti di guerra pericolosi . I volontari
             si ritrovarono così nel cuore della lotta per l’entrata o no del paese nella guerra
             fino al 24 maggio 1915, quando il Governo italiano, dopo aver firmato il famoso
             Patto di Londra del 26 aprile con gli Alleati, iniziò le operazioni militari contro
             l’Austria-Ungheria.
                Negli anni successivi i legami con la Francia non furono mai tagliati. Nel 1918,
             alcuni reduci garibaldini del 1914, con Peppino e i suoi fratelli, tornarono di nuo-
             vo in Francia, ma questa volta nella brigata «Alpi» con il II Corpo d’Armata
             italiano sotto il comando del generale Alberico Albricci e si distinsero a Bligny e
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             Soupir, in luglio e ottobre 1918, liberando Rocroi l’11 novembre 1918 .












             49  «Duecentomila persone accompagnano la salma di Bruno Garibaldi a Campo Verano »,
                 La Stampa, 7 gennaio 1915, prima pagina. R. Vaucher, «Les funérailles de Bruno Garibal-
                 di à Rome», l’illustration, 16 gennaio 1915, p. 68. «Semplici e commoventi funerali di
                 Costante Garibaldi a Roma», Il Corriere della Sera, 13 gennaio 1915. «Les obsèques de
                 Constant Garibaldi», L’Humanité, 13 gennaio 1915.
             50  B. Vigezzi, « L’Italie libérale – gouvernement, partis, vie sociale – et l’intervention dans la
                 Première Guerre mondiale », in : J.-J. Becker/S. Audoin-Rouzeau (a cura di), les sociétés
                 européennes et la guerre de 1914-1918, actes du colloque organisé à Nanterre et à Amiens
                 du 8 au 11 décembre 1988, Nanterre, Paris X, 1990, pp. 103-108. «Un banchetto ai reduci
                 dalle Argonne», il Popolo d’italia, 3 aprile 1915, p. 4. «Orazione per la Sagra dei Mille
                 (V maggio MDCCCLX-V maggio MCMXV », Il Corriere della Sera, 5 maggio 1915, p.
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                 3. «Come è fallito il massimo sforzo degli interventisti», Avanti!, 1  aprile 1915, p. 4. «Le
                                                                                o
                 violente dimostrazioni d’ieri sera. Conflitti tra neutralisti e interventisti», l’italia, 1  aprile
                 1915.
             51  R. Garibaldi jr, Fronte francese, Argonne-Bligny-Chemin des Dames, maggio-novembre
                 1918, Roma, Ed. Garibaldine, 1939, pp. 75-114. Diario storico, 8  divisione italiana, AUS-
                                                                  a
                 SME, vol. 4, pos. 149/F, 171 d; Ordine del giorno del II  CAI, 14 gennaio 1919, del gene-
                                                           o
                 rale Albricci, AUSSME, F 3-121/3.
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