Page 297 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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             la neutralità italiana nelle carte
             dell’addetto militare a Londra



             Prof. antonello BattaGlia     1




                   o studio del periodo di neutralità italiana è stato approfondito da una vasta
             L e accreditata storiografia, tuttavia l’Archivio dell’Ufficio Storico dello Sta-
             to Maggiore dell’Esercito custodisce del materiale ancora inedito che permette
             un’ulteriore analisi e una precisa ricostruzione di quegli importanti mesi che in-
             tercorsero tra lo scoppio del conflitto e l’ingresso in guerra del Regno d’Italia.
             Se sono già stati esaminati gli incarti e le corrispondenze degli addetti militari a
             Parigi e Berlino – rispettivamente il ten. col. Giovanni Breganze e il ten. col. Luigi
             Bongiovanni – non ancora nota è la documentazione relativa all’addetto militare
             a Londra, il maggiore Greppi.
                Nel corso del primo decennio del Novecento i rapporti tra Gran Bretagna e
             Italia erano buoni. Alla fine del XIX secolo Roma – con l’obiettivo di rafforzare
             la propria sicurezza nel Mediterraneo nell’eventualità di una guerra con Parigi
             – aveva più volte tentato un accordo con Londra che si era dimostrata particolar-
             mente attenta a non prendere una posizione netta nell’ambito degli schieramenti
             continentali. L’Italia pertanto aveva prestato molta attenzione alla politica estera
             britannica e i non idilliaci rapporti tra Roma e Vienna, nell’ambito della Triplice,
             si erano incrinati ulteriormente nel 1904 non appena il Foreign Office aveva rotto
             gli indugi siglando con la Francia l’Entente cordiale. Si erano delineati progressi-
             vamente gli schieramenti che – confermati con le crisi di Tangeri, Agadir, la Con-
             ferenza di Algeciras e con l’Accordo anglo-russo per l’Asia – avrebbero condotto
             il “vecchio continente” alla Grande Guerra. Pur continuando a intrattenere buone
             relazioni con la Gran Bretagna, dal 1907 il Regno d’Italia si era trovato nella
             compagine avversaria, e in caso di guerra tra i due schieramenti, l’alleanza navale
             anglo-francese avrebbe avuto facilmente ragione della Regia Marina minacciando
             direttamente le coste italiane.
                Ai prodromi del primo conflitto mondiale il miglioramento dei rapporti con la
             Francia e l’aggravamento delle relazioni con l’Impero Austro-Ungarico, restio a
             concedere compensi territoriali a Roma nell’eventualità di una propria estensione


             1   Dottore di Ricerca in Storia dell’Europa, è attualmente professore a contratto di Storia delle
                 Relazioni Internazionali presso il dip.to di Studi Europei, Americani e Interculturali dell’Uni-
                 versità Sapienza di Roma, e Assegnista di Ricerca presso il Dip.to di Studi Giuridici, Filosofici
                 ed Economici dello stesso ateneo.
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