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298 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
nei Balcani, concorsero alla maturazione della decisione italiana di dichiarare la
propria neutralità. In virtù dell’articolo 4 del trattato della Triplice Alleanza, la
dichiarazione di guerra di Vienna a Belgrado non costituiva casus foederis.
Quello dell’addetto militare a Londra era dunque un osservatorio di particolare
importanza per il Corpo di Stato Maggiore. L’attenzione prestata all’evoluzioni
politico-militari britanniche era notevole e i rapporti, i dispacci, le comunicazioni
e i diari di guerra del tenente colonnello Greppi particolareggiati e ricchi di spunti.
A riscontro della rilevante importanza della capitale britannica, basti tener presen-
te che nove mesi dopo lo scoppio del conflitto, il 26 aprile 1915, proprio a Londra
l’Italia avrebbe sancito il proprio impegno militare in favore dell’Intesa.
Edoardo Greppi, dei conti di Bussero e Corneliano, nacque il 26 settembre
1867 a Casate Nuovo, nel circondario di Lecco, in provincia di Como. A tredici
anni, il 1° novembre 1880, entrò nel collegio militare di Milano dove fu solda-
a
to volontario con ferma temporanea, iscritto alla 1 categoria della classe 1865.
Raggiunta la maggiore età, il 9 febbraio 1888 fu promosso sottotenente e venne
assegnato allo Stato Maggiore d’artiglieria con l’obbligo di frequentare la Scuola
di Applicazione d’Artiglieria e Genio. L’anno successivo fu nominato tenente e
assegnato al reggimento artiglieria a cavallo dove vi rimase per otto anni. Una vol-
ta capitano, il 3 ottobre 1900 fu destinato all’8° reggimento artiglieria fino al 29
giugno 1913 quando, promosso al grado di maggiore, divenne addetto militare a
Londra. Nel corso della guerra, il 2 febbraio 1915 venne nominato tenente colon-
nello e nel giugno dell’anno successivo, dopo aver ottenuto il grado di colonnello,
fu destinato al Gran Quartier Generale britannico in Francia lasciando l’incarico
di addetto militare al colonnello Armando Mola .
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Alla fine del conflitto fu rimpatriato e nel decennio successivo svolse servizio
presso il comando degli Uffici precettazione quadrupedi dei corpi d’armata Vero-
na e successivamente Milano. Nel 1924 venne trasferito nel distretto militare di
Roma fino al collocamento a riposo, il 26 settembre 1929, con la promozione a ge-
nerale di brigata. Morì nella capitale il 13 febbraio del 1952 a ottantacinque anni.
Tra i riconoscimenti ottenuti: croce d’oro per anzianità di servizio (determina-
zione ministeriale del 30 ottobre 1910); croce di cavaliere dell’Ordine della Co-
rona d’Italia (28 dicembre 1911); croce di cavaliere dell’Ordine dei Santi Mauri-
zio e Lazzaro (9 gennaio 1917); medaglia commemorativa nazionale della guerra
1915-1918 con le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917-1918 (29
luglio 1920); croce dell’Ordine della Corona d’Italia (9 febbraio 1922); medaglia
commemorativa nazionale della Vittoria per la grande guerra della civiltà; croce
2 Archivio Ufficio Storico Stato Maggiore Esercito (d’ora in avanti AUSSME), F-1, Comando
Supremo – Vari Uffici, b. 8, fasc. 3. Promemoria dell’Ufficio situazione ed operazioni di guerra.
Si veda anche A. Gionfrida, L’Italia e il coordinamento militare “interalleato” nella Prima
Guerra Mondiale, SME, Roma, 2008, p. 48.