Page 383 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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                All’interno di questo quadro, la condizione italiana nel 1914 appare molto di-
             versa rispetto a quella europea; la guerra di materiali e flussi che si andava deline-
             ando sugli altri fronti metteva l’Italia in condizioni svantaggiose principalmente
             per due fattori tra loro collegati. Il primo era costituito dalla realtà industriale
             italiana molto meno sviluppata rispetto a quell’europea; i centri di produzione
             esistenti erano spesso configurati per rispondere a necessità preunitarie e spesso
             erano anche distanti, mal collegati tra loro per rendere efficiente la filiera produt-
             tiva. In questa condizione il mondo militare italiano si troverà a coprire un ruolo
             ancor più rilevante nell’accelerazione e sviluppo dell’ammodernamento del pae-
             se; da questo momento in poi l’esercito non si occuperà più solo di fortificazioni
             ma anche d’industrie, strade, ferrovie e città. Dopo la firma della Triplice Allean-
             za nel 1882 si comincerà a strutturare maggiormente non solo il territorio verso
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             il confine occidentale ma anche quello orientale . Il secondo fattore riguarda la
             particolare conformazione del territorio italiano e l’esiguo sviluppo della rete in-
             frastrutturale rispetto agli altri paesi europei; un quadro generale della situazione è
             fornito dall’Expo di Torino del 1911, a cinquant’anni dall’unità d’Italia. Il sistema
             stradale, tra nazionali e provinciali, è sviluppato per un totale di 50.000 km; ri-
             spetto al 1860 questo è stato triplicato tuttavia le ramificazioni verso le aree mon-
             tuose e gli attraversamenti sui corsi fluviali principali risultano ancora inadeguati.
             Il sistema ferroviario conta invece una rete di circa 18.000 km tra scartamento
             normale e ridotto, all’interno del padiglione delle Ferrovie dello Stato una carta
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             al 500.000 illustra le linee in concessione privata e in progettazione . In caso di
             una mobilitazione dell’esercito, le ferrovie risultano il miglior mezzo di trasporto
             sulla lunga distanza sia per capacità di carico che per velocità di connessione; gran
             parte del sistema stradale infatti risulta in cattive condizioni e i mezzi di trasporto
             a disposizione non risultano adeguati, l’Italia ha infatti una cronica mancanza di
             equini e il recente avvento dei mezzi meccanici, sebbene sia promettente, non
             permette alternative. In caso di mobilitazione, il Servizio Trasporti militare viene
             dunque organizzato in base alle diverse morfologie e in base alle infrastrutture
             presenti sul terreno; le direttive prevedono che in prima linea siano utilizzati solo
             mezzi a trazione animale, in seconda linea possono essere utilizzati anche i mezzi
             meccanici che però possono circolare solo su strada ordinaria, mentre all’interno
             del paese i trasporti sono organizzati per via acquea e per ferroviaria . In generale
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             la mobilitazione italiana a differenza di quella tedesca e francese, che avvenne su
             un terreno per lo più pianeggiante e piuttosto collegato, risulta più complessa per-


             10  A. De Stefani (a cura di), “L’azione dello stato italiano per le opere pubbliche (1861-1924)”,
                 Roma: Libreria dello Stato, 1925.
             11  AA. VV., “Catalogo della Mostra Opere Pubbliche”, Esposizione Internazionale di Torino -
                 1911, Bergamo: Istituto italiano d’arti grafiche, 1911.
             12  F. Botti, op. cit.
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