Page 83 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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I SeSSIone - l’ItalIa dIplomatIca 83
I volontari italiani in Serbia nella guerra
contro l’austria
Col. antonino zarCone 1
Premessa
ento anni fa la Grande Guerra. Il continente europeo è travolto da una san-
C guinosa guerra civile dagli effetti devastanti. Il conflitto provoca milioni di
vittime, morti, feriti, e notevoli sconvolgimenti nel campo sociale, politico, tec-
nologico. Oggi molti hanno perso la memoria di quella tragedia. Gli ultimi pro-
tagonisti diretti, i reduci, sono oramai scomparsi da alcuni anni. La televisione e
la rete hanno provocato la perdita di quel rapporto fra le generazioni, fra nonni e
nipoti, che ha permesso la trasmissione della tradizione e della memoria familiare.
Per i più giovani la prima guerra mondiale è lontana nel tempo al pari della
storia dei Fenici e degli Assiro Babilonesi.
Oggi, cento anni dopo l’inizio del conflitto, appare opportuno analizzare gli
eventi, abbandonando i toni retorici e celebrativi della storiografia del primo do-
poguerra e, nel tempo stesso, senza i giudizi severi e critici di quella successiva
alla seconda guerra mondiale. Insomma, la Grande Guerra non è solo Vittorio
Veneto o Caporetto. È anche questo, ma molto di più.
Ci sono storie ancora sconosciute, da raccontare. Tra queste, quella di sette
giovani italiani, repubblicani, con tendenze un poco anarchiche che immediata-
mente dopo la deflagrazione della guerra, quando non è ancora iniziato il dibattito
fra il neutralismo e l’interventismo, decidono di correre in aiuto della Serbia e
combattere il nemico tradizionale: l’Austria.
Questi giovani partono da Roma, ma frequentano i Castelli. Marino in parti-
colare, cittadina dove è radicata la presenza repubblicana e dove gravitano per-
sonaggi che saranno molto attivi nella lotta in favore dell’intervento: il senatore
Barzilaj, spesso ospite nei periodi di riposo e Ferrari, un artista che è anche a capo
della maggiore obbedienza massonica italiana.
I precursori, sette eroi a Babina Glava 2
Il 28 luglio 1914 il repubblicano, con tendenze anarchiche e massone, Cesare
Colizza, “appartenente ad una famiglia marinese di agiati proprietari terrieri, di
1 Capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito.
2 A. Zarcone, I precursori, Annales, Roma 2014.