Page 91 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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I SeSSIone - l’ItalIa dIplomatIca                                    91



             re un precedente che può essere invocato dai reduci delle altre campagne combat-
             tute dall’Italia (Africa 1893-96, Libia, volontari delle Argonne).
                Per quanto riguarda la qualifica di combattente e la concessione di una deco-
             razione al valore militare, anche l’onorevole Ezio Garibaldi, presenta un’interpel-
             lanza parlamentare. L’interpellanza non sortisce nessun effetto.
                La possibilità di concedere una decorazione al valore militare viene esclusa
             per il divieto posto dal Capo del Governo di accordare, commutare o semplice-
             mente riesaminare ricompense al valore militare riferite alla guerra 1915/18, per
             cui viene concessa solamente la croce al merito di guerra, analogamente a quanto
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             dovrebbe essere accordato per i garibaldini delle Argonne .
                Ai sette di Babina Glava il governo italiano non concede alcuna distinzione
             di maggior rilievo e i cinque morti in combattimento non compaiono tra i caduti
             italiani per la Patria. Probabilmente perché, in base all’articolo 8 della legge sulla
             nazionalità, i cittadini italiani che prestano servizio militare per uno stato straniero
             perdono il diritto alla cittadinanza italiana. La vicenda, a causa delle successive
             operazioni belliche che trovano l’Italia in guerra con la Jugoslavia, non viene più
             approfondita.
                Dopo la sconfitta italiana, la resistenza contro il nazifascismo, la nascita della
             repubblica popolare di Jugoslavia, con la quale sussistono contenziosi circa la
             definizione dei confini e sullo status della città di Trieste, su questa storia, almeno
             in Italia, cala l’oblio.
                Mentre l’Italia li ha dimenticati, i sette di Babina Glava, verranno ricordati gra-
             zie a un’iniziativa delle autorità serbe che, d’intesa con il Ministero della Difesa
             italiano e con la casa cinematografica Zavasta Film, prevedono di realizzare un
             lungometraggio su “I sette coraggiosi”. Parte delle riprese sono state effettuate in
             Italia, nei luoghi in cui essi sono nati, per ricostruire la vita di questi italiani “eroi
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             nazionali” .
                Un film in memoria di quegli italiani caduti per la libertà dei serbi nel 1914,
             così che “Dispersa la spoglia mortale sia perenne il ricordo del loro sacrificio”.













             15  Lettera n. 48146 in data 27 luglio 1938 indirizzata al Sottocapo di Stato Maggiore per le Opera-
                 zioni – Ufficio Storico e firmata dal capo di gabinetto generale Sorice. AUSSME, Fondo L3, b.
                 5. I cinque di Babina Glava 1914/15.
             16  Il film si basa sugli studi condotti sui documenti militari serbi dal professor Nicola Lorenzin,
                 della Facoltà delle Arti Drammatiche di Belgrado e sul volume dello scrivente “I Precursori”.
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