Page 164 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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164 il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso
Questa imprudenza favorisce un’intuizione dello stesso Sacco che riesce a
interpretare le parole “radio station”, facenti parte della conclusione di due radio-
grammi trasmessi dalla stazione ove operava il citato telegrafista, collocata nei
pressi di Conegliano Veneto. Può così iniziare l’interpretazione del significato
di altri gruppi, giungendo rapidamente alla soluzione di almeno una parte del
cifrario.
Nel libro sul “Servizio Informazioni dell’Esercito italiano nella Grande Guer-
ra”, Osvaldo Marchetti commenta il successo ottenuto mediante la soluzione
del nuovo codice nemico che consente la decrittazione di successivi dispacci e
l’individuazione del momento critico in cui gli Austriaci
«avevano gettato l’ultima divisione nella fornace e non avevano più riserve.
Da quel momento la battaglia era vinta». 10
Naturalmente, la lotta crittografica prosegue fino all’Armistizio, con inter-
cettazioni e decrittazioni in ambedue gli schieramenti, ma il lavoro degli analisti
austriaci diviene sempre più difficile, anche se non si arresta del tutto. Tra l’altro,
non è stato per loro possibile risolvere alcuni dei cifrari introdotti negli ultimi
mesi del conflitto ad opera del Reparto crittografico, tra cui va incluso, oltre al
“D” e all’ “R”, il cifrario di servizio denominato “T1” entrato in vigore nell’ago-
sto, mai menzionato nelle memorie austriache, di solito molto precise su questo
tema. Altrettanto può affermarsi per alcune tabelle cifranti e decifranti adottate al
fine di sopra cifrare i codici impiegati nelle comunicazioni tra gli Alti Comandi.
Per esempio, non risulta siano mai state individuate dagli analisti avversari le
così dette “tabelle grigie”, distribuite anch’esse nell’ultimo periodo di guerra.
La storia di due libri
Le pubblicazioni degli anni Venti e Trenta dello scorso secolo, riguardanti
l’aspra competizione crittografica al fronte terrestre italo – austriaco, non hanno
quasi mai trattato approfonditamente gli aspetti tecnici e scientifici della crit-
tografia. Fanno eccezione i libri scritti, qualche anno dopo la fine del conflitto,
dai maggiori protagonisti della lotta negli opposti schieramenti - Luigi Sacco
e Andreas Figl - che hanno riportato, nelle loro opere, le conoscenze tecniche
maturate durante la guerra e consolidate negli anni immediatamente successivi.
Il “Manuale di Crittografia” di Sacco, completato nel 1925, pubblicato in
numerose edizioni di cui la più recente è un e book nel 2014, tradotto in diverse
lingue tra cui l’inglese e il francese, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti inter-
nazionali ed è ancora utile a scopo didattico.
10 Osvaldo Marchetti, Il Servizio Informazioni dell’Esercito Italiano nella Grande Guerra, Ti-
pografia Regionale, Roma 1937, p. 234 -235.

