Page 168 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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             inaffidabile agli occhi della collettività .
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                 Pur tuttavia, la Pubblica Sicurezza, durante il periodo di “neutralità” (3 ago-
             sto 1914 – 23 maggio 1915) aveva saputo ben misurarsi con le criticità emerse,
             in particolar modo sul piano dell’ordine pubblico, dando prova di compattezza e
             di tenuta inaspettate.
                Il programma di «guerra totale», adottato dal Governo Boselli (in carica dal
             18 giugno 1916 al 30 ottobre 1917), richiese alla Polizia un ulteriore sforzo nel
             contrasto dei «reati di guerra», soprattutto in materia di spionaggio.
                A oltre un anno dall’inizio delle ostilità, il Ministro dell’Interno, On. Vit-
             torio Emanuele Orlando giudicava con severità l’impreparazione «dei servizi
             di  carattere  misto  fra  il  civile  e  il  militare  la  cui  importanza  ed  influenza
             in una guerra alcuni affermano che sia superiore anche alla questione del
             numero delle divisioni ed alla potenza dell›artiglieria e all›abbondanza delle
             munizioni» .
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                La necessità di “salvaguardare le spalle dell’Esercito”  impose il passaggio
             inevitabile di poteri dalle autorità civili a quelle militari, modificando le compe-
             tenze della Pubblica Sicurezza.
                Con l’emanazione del R.D. 23 maggio 1915 n. 674 , relativo ai «provvedimenti
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             straordinari in materia di pubblica sicurezza», fu previsto che, con successivo
             decreto del Ministro dell’Interno, la direzione dei servizi di sicurezza pubblica
             in qualunque parte del territorio e l’esercizio dei poteri straordinari venissero
             affidati ai comandi militari o a commissari civili.
                Il Comando Supremo e i comandi locali, a loro volta, con propri bandi  avreb-
                                                                             8


             4  Al riguardo, la conclusione cui perviene la Commissione di studio per la riforma della Pubbli-
                ca Sicurezza, istituita nel 1914 dal Direttore Generale della P.S. Giacomo Vigliani, è oltremo-
                do eloquente: [Il Corpo delle Guardie di Città è la] “piaga vera della P.S. [che versa in] stato
                di permanente dispregio [e] che per tante cause e ragioni non risponde più al suo scopo, né è
                in condizione di ricostruzione salda, mentre rappresenta una ingombrante e pericolosa dupli-
                cazione”.
             5  V. E. ORLANDO, Vittorio Emanuele Orlando  - Memorie. Rizzoli, 1960, p. 556; cfr. G.
                TOSATTI, Storia del Ministero dell’interno. Dall’unità alla regionalizzazione, Bologna, Il
                Mulino, 2009 , pp. 151 ss.
             6  La definizione è in V. E. ORLANDO, Memorie cit., p. 517
             7  R. D. 23 maggio 1915, n. 674 Provvedimenti straordinari di pubblica sicurezza (Pubblicato
                nella Gazzetta Ufficiale N. 127 Del 23 Maggio 1915)
             8  Per una parziale raccolta delle circolari cfr. ACS, MI, DGPS, A5G (Prima Guerra Mondiale),
                Servizio di P.S. presso Comando Supremo, b. 28, f. 41, s.f. 1, MI, DGPS, DGAR, Atti diversi
                1898-1943, b. 2, f. 6, Elenco delle circolari ed altre disposizioni emanate dall’autorità mi-
                litare e comunicate al Ministero dell’interno. Tra queste: Opuscoli e manifesti di carattere
                sovversivo; Riservatezza di militari in licenza; Servizi di controllo sulle linee ferroviarie che
                fanno capo a Udine; Norme sull’esecuzione dei servizi di controllo sui treni; Accentramento
                presso il Comando supremo del servizio riflettente il coordinamento e l’ispezione della difesa
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