Page 169 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve 169
bero imposto alla popolazione stringenti obblighi penalmente sanzionabili, dele-
gando alla Forza Pubblica la loro esecuzione.
In detti bandi si limitava, subordinava ad autorizzazione o vietava la circola-
zione di persone e di veicoli privati; si disponeva l’allontanamento della popo-
lazione, affidando la vigilanza dei beni lasciati incustoditi alla Forza Pubblica.
Anche le violazioni degli obblighi al foglio di via, una delle principali misure
di pubblica sicurezza, furono severamente inasprite.
L’intensificazione della sicurezza alle frontiere fu una delle conseguenze det-
tate dal periodo bellico.
L’impegno della Polizia, armonizzato con l’Arma dei Reali Carabinieri e il
Corpo della Regia Guardia di Finanza, riguardò principalmente la sorveglianza
delle guide alpine, la vigilanza delle comitive, il controllo degli stranieri condut-
tori di vetture o carri, le attività ricettive e alberghiere nelle vicinanze di obiettivi
strategici .
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Col deteriorarsi dei rapporti con l’Austria, i casi di sospetto spionaggio al
confine si infittirono tanto che, nel gennaio 1913, Palazzo Braschi, nel trasmet-
tere a Brescia (provincia di confine) le nuove Istruzioni di polizia militare, che
sostituivano quelle del 1902, definì il fenomeno «permanente attentato» alla si-
curezza dello Stato .
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Nell’ottobre del 1915 il Capo Ufficio Informazioni del Comando Supremo
Col. G.M. Garruccio segnalò al Direttore Generale della P.S. Giacomo Vigliani
che l’azione della polizia di frontiera iniziava a «dare buoni frutti, né potrebbe
essere diversamente, dappoi chè il personale impiegato è veramente ottimo»,
sollecitando, nel contempo, uno scambio più rapido di informazioni tra il suo
Ufficio e gli Uffici di P.S. .
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Data 12 novembre 1914 la Circolare Riservatissima per la repressione dello
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antiaerea; Propaganda anarchica, Circolazione nelle retrovie….
9 Per la repressione dei reati di contrabbando e di spionaggio il Ministro della Guerra aveva già
emanato nel 1902: «Istruzioni sulla polizia militare in tempo di pace» e «Provvedimenti per
prevenire lo spionaggio militare in tempo di pace», suscettibili di aggiornamenti in base alle
esigenze e criticità, di volta in volta, segnalate.
10 M.I. D.G.P.S., riservatissima n. 34656 del 5 gennaio 1913, al Prefetto di Brescia, Spionaggio
militare. In essa Il Ministero segnalava che lo spionaggio austriaco «è stato intensificato sotto
forme molteplici e varie [ad opera di] una fitta rete specialmente nei paesi di confine, e riesco-
no tanto più pericolose in quanto non è sempre facile scoprire lo scopo medesimo che viene
abilmente dissimulato anche assumendo esse una posizione apparentemente insospettabile».
Invitava il prefetto a sottoporre ad «accorta, assidua vigilanza» gli stranieri, in particolare di
nazionalità austriaca (residenti o di passaggio), segnalando coloro che «diano luogo a qualche
sospetto […] perché si possa provvedere alla loro espulsione».
11 ACS, MI, DGPS, A5G (I GM), Servizio di P.S. presso Comando Supremo, b. 28, f.41, s. f.1.
12 ACS, MI, DGPS, DAGR, Massime, b. 42 I 4 Istruzioni di polizia militare, f. 13 Spionaggio,
s.f. 1 Affari Generali, Ufficio Riservato di P.S. circolare riservatissima, Per la repressione

