Page 213 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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III SeSSIone - L’evoLuzIone tecnIco-mILItare deLLa guerra           213



             1916: Sfide e crisi dell’Imperial - Regio Esercito *



             Col. Christian ORtneR    1



             La situazione strategica
             dell’Impero asburgico nel 1916

                   ll’inizio del terzo anno di guerra le rile-
             A vanti differenze nella strategia di guerra
             tra le forze austro-ungariche e il Comando Su-
             premo tedesco erano già chiaramente visibi-
             li. I rapporti personali, tesi, tra i due Capi di
             Stato Maggiore, Franz Conrad von Hötzendorf
             (1852-1925) and Erich von Falkenhayn (1862-
             1922), si riflettevano sulla reciproca riluttanza
             a cooperare e nell’assenza di un piano comu-
             ne per le operazioni che sarebbero seguite. Il
             Comando Supremo tedesco coordinava in ma-
             niera assolutamente  indipendente  le truppe  tedesche sui  vari  teatri  di guerra
             e altrettanto faceva il Comando Supremo austro-ungarico, e ciò nonostante le
             sfortunate operazioni delle truppe austro-ungariche – per carenze di personale e
             di materiale – nella regione nord-orientale e nei Balcani fossero state di grande
             rilevanza per il Comando Supremo tedesco.
                I rapporti tra i due peggiorarono ancor più tra la fine del 1915 e l’inizio
             del 1916, periodo durante il quale entrambi gli alleati speravano di conseguire
             obiettivi diversi. Dopo la sconfitta della Serbia, Conrad tentò di occupare il
             Montenegro, di attaccare il presidio italiano a Durazzo e Valona e di spingere
             l’Armeé d’Orient francese fuori dall’area di Salonicco. Dal canto suo, il Ge-
             nerale Falkenhayn non era molto interessato a quanto avveniva nei Balcani e
             desiderava, invece, vincere ad ovest, a Verdun. Di conseguenza, nel 1915/16
             vennero adottate due strategie diverse. Per l’Imperiale e Regio Esercito, la
             sconfitta del Montenegro aveva un alto valore strategico. Durante l’autunno
             del 1915, a seguito della campagna congiunta condotta delle truppe tedesche,
             austro-ungariche e bulgare contro il Regno di Serbia, la situazione militare
             nei Balcani era cambiata a favore delle Potenze centrali. Tuttavia, nonostante
             il successo in Serbia della formazione combinata posta sotto il comando del



             *  Traduzione a cura di: Dott.ssa  Vita Maria GIORGIO, Dott.ssa Paola ALLORI
             1  Direttore del Museo e Istituto di Storia Militare di Vienna.
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