Page 249 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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III SeSSIone - L’evoLuzIone tecnIco-mILItare deLLa guerra           249


             della prima posizione. Le truppe di riserva della seconda e terza linea dovevano
             lanciare un contrattacco per riconquistare la prima linea o, alternativamente, do-
             vevano sbarrare l’incursione del nemico. Quando le truppe di riserva non erano
             in numero sufficiente a rispondere con un contrattacco efficace, potevano ripie-
             gare sul tentativo di impedire l’avanzata del nemico. L’artiglieria a quel punto
             avrebbe lanciato un fuoco di sbarramento per impedire che altre truppe nemiche
             potessero avanzare per unirsi all’attacco. La fanteria, impossibilitata a muoversi
             lateralmente ed ingaggiata dagli avversari così da vicino da rendere impossibile
             il supporto dell’artiglieria, poteva essere respinta dalle truppe di riserva della
             seconda e della terza posizione.
                A meno che un certo numero di batterie di artiglieria d’attacco non fosse
             stato fatto avanzare, specialmente in caso di assalto alla seconda posizione, la
             fanteria, se aveva già conquistato tutta la prima posizione, doveva aspettare l’a-
             vanzata della propria artiglieria per poter a sua volta avanzare verso la seconda
             posizione. Se le batterie dell’artiglieria fossero state fatte avanzare in anticipo,
             esse non avrebbero potuto aprire il fuoco fino al momento della conquista della
             prima posizione perché altrimenti sarebbero state individuate dagli osservatori
             dell’artiglieria di difesa. Il tempo necessario agli assalitori per riorganizzarsi era
             generalmente sufficiente alle truppe di difesa per pianificare e lanciare un con-
             trattacco. In questo caso le truppe d’attacco, decimate dopo la battaglia per la
             prima posizione, non sarebbero state in grado di tenere la trincea ed essa sarebbe
             stata ripresa e resa nuovamente operativa dai difensori. In caso di insuccesso del
             contrattacco, la seconda posizione sarebbe diventata la prima, la terza sarebbe
             diventata a sua volta la seconda e dietro quest’ultima sarebbe stata costruita una
             nuova terza posizione. Pur essendo ancora la battaglia concentrata sulla prima
             posizione, lo schieramento delle truppe di riserva e l’elasticità nei metodi di
             combattimento erano molto diversi rispetto all’inizio della guerra statica dell’au-
             tunno del 1914.  Il fuoco di fanteria sparato a distanza , comunemente praticato
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             prima della guerra, era ormai divenuto obsoleto data la guerra statica e fu quin-
             di sostituito dal fuoco delle mitragliatrici e da un aumento delle armi pesanti.
             Dal punto di vista tattico non aveva alcun senso che la prima linea della prima
             posizione avesse un numero così alto di uomini, dal momento che solitamente,
             anche se a volte soltanto temporaneamente, era conquistata dal nemico durante
             un’offensiva ed era sempre il principale obiettivo dell’artiglieria. Questo im-
             plicava un numero considerevole di perdite, ancor prima che le truppe fossero
             coinvolte nella battaglia. Le truppe nelle trincee della prima linea erano quasi
             sempre sconfitte dalla fanteria nemica ed erano considerate perse nell’ottica del-


             43  Pitreich, August von, Die Entwicklung unseres Kampfverfahrens vom Kriegsbeginn bis zur
                Gegenwart. In: Militärwissenschaftliche Mitteilungen 1935, issues 1-10, Wien 1935, p. 506.
             44  Ibidem. p.508
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