Page 251 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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III SeSSIone - L’evoLuzIone tecnIco-mILItare deLLa guerra 251
la battaglia. Sarebbe stato molto più efficace trasferire gli uomini nella seconda
e terza posizione, ma questo avrebbe significato accettare in anticipo che alcune
parti di terreno sarebbero state perse, almeno temporaneamente. Tutto ciò non
era accettabile alla luce della dottrina, ancora in vigore, che ogni metro di terreno
doveva essere saldamente tenuto.
Numeri a parte, le sorti della battaglia dipendevano sostanzialmente da due
fattori: se gli osservatori dell’artiglieria riuscivano ad individuare il momento in
cui il fuoco di sbarramento dell’artiglieria nemica veniva spostato in avanti, in-
formando le proprie truppe che potevano così aprire il fuoco e se le truppe della
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trincea potevano lasciare i fossati tanto velocemente da raggiungere i parapetti
prima dell’arrivo della fanteria nemica .
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In conclusione, le battaglie della fase ‘lineare’ della guerra statica in questo
conflitto furono incentrate sul confronto fra l’artiglieria e le tecniche ingegne-
ristiche adottate dal nemico nelle sue posizioni, soprattutto sul campo ostacoli
e sulla corsa della fanteria a prendere possesso prima di tutto delle trincee più
avanzate. L’artiglieria poteva distruggere il campo ostacoli e le posizioni di bat-
taglia propedeuticamente all’attacco della fanteria. Se tali elementi non fossero
stati intaccati l’assalto sarebbe stato fermato e le truppe d’attacco, intrappolate
allo scoperto, sarebbero state falciate dal fuoco delle mitragliatrici nemiche. Se
nel campo ostacoli si riuscivano a creare spazi liberi e la distanza non era ecces-
siva, la prima linea poteva essere conquistata .
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45 Ibidem. p. 508.
46 Keegan, John, Das Antlitz des Krieges. Die Schlachten von Azincourt 1415, Waterloo 1815
und an der Somme 1916, Frankfurt 1991, P. 277 f.
47 Ibidem. p. 290 f.

