Page 367 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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IV SeSSIone - ASpettI del conflItto Sul fronte Interno              367


             prospettiva di una Università così speciale, che potesse rilasciare addirittura lau-
             ree in medicina, osteggiasse un simile progetto. Se a questo aggiungiamo che
             numerosi erano i rappresentanti della categoria in posti di rilievo, comprese le
             Camere Legislative, ben si comprende come questa iniziativa non potesse avere
             vita facile.
                Ma proprio nel gennaio 1916, a Camere chiuse, lo Stato Maggiore poteva
             dare avvio al progetto, in collaborazione con una Università di assoluto prestigio
             come quella di Padova, non lontana dalla zona di guerra.
                L’atto formale che dette inizio a questo programma fu il Decreto Luogote-
             nenziale numero 38 del 9 gennaio 1916 firmato da Tommaso di Savoia duca di
             Genova, Luogotenente Generale di Sua Maestà.

                      L’articolo 1 così recitava: “sono istituiti in San Giorgio di Noga-
                   ro Corsi di Medicina e Chirurgia nella zona di guerra per gli stu-
                   denti del quinto e sesto anno di medicina e chirurgia che si trovano
                   sotto le armi.”
                La scelta di impiantare la progettata Scuola da campo cadde sulla località di
             San Giorgio di Nogaro, sia perché la cittadina era collocata in posizione stra-
             tegica, su una via di grande comunicazione stradale e ferroviaria, a sud della
             fortezza di Palmanova, sia perché, per queste sue caratteristiche, vi erano già
             state impiantate numerose strutture a carattere ospedaliero che avrebbero potuto
             offrire un’ampia casistica ai laureandi in medicina degli ultimi anni, sottratti così
             alle file delle truppe combattenti, per riprendere gli studi a tutto vantaggio delle
             necessità sanitarie dell’esercito e del paese.
                Il Genio Militare in breve tempo predispose tutto quanto era necessario alla
             logistica e all’istruzione dei futuri medici, con una rapidità e un’efficienza stra-
             ordinaria. Vennero così allestiti alloggi, mense, sale di studio, laboratori, reparti
             operatori e di degenza. Non mancò, affinché l’istruzione fosse completa, persino
             un reparto di ostetricia ed uno di pediatria.
                Sua eccellenza il generale Porro, sottocapo di Stato Maggiore dell’esercito,
             visitò più di una volta la sede dei corsi, accertandosi che tutto fosse predisposto
             nel migliore dei modi per raggiungere le finalità prefissate.
                Già nel suo numero del 6 febbraio 1916 una diffusa rivista dedicata alla guer-
             ra , parlando della nuova Scuola Medica, usava probabilmente per la prima volta
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             la dizione di “Università Castrense”. In quel numero della rivista si precisava che
             il decreto istitutivo era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 gennaio
             e che la direzione dei corsi era stata affidata dal Ministero dell’Istruzione, d’ac-
             cordo con quello della Guerra, agli insegnanti interni di grado ordinario nelle
             università, i quali dovevano provvedere allo svolgimento didattico secondo le



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