Page 369 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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IV SeSSIone - ASpettI del conflItto Sul fronte Interno 369
studenti.
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Nell’ambito dei reparti della scuola medica fu dato anche spazio ai trattamen-
ti di riabilitazione, successivi alle terapie chirurgiche, trattamenti che videro, an-
che in questo campo, l’impegno assiduo delle infermiere volontarie della Croce
Rossa .
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Il Re Vittorio Emanuele si interessò molto ai progressi della Università Ca-
strense visitandola più volte e non nascondendo in ogni circostanza il suo vivo
compiacimento al direttore professor Tusini.
Anche gli ufficiali delle missioni estere francesi, inglesi e persino giapponesi
, che visitarono questa originale istituzione ne fecero oggetto di dettagliati rap-
porti elogiativi ai rispettivi governi.
L’anno 1916 vide il passaggio alla guida del governo italiano dal ministro
Antonio Salandra a Paolo Boselli. Il nuovo ministro della Pubblica Istruzione
Francesco Ruffini volle dare un nuovo assetto alla Scuola Medica da Campo,
accentuando il ruolo svolto dall’università di Padova.
Un decreto del 25 novembre regolava nuovamente come avrebbe dovuto
svolgersi l’istruzione degli studenti di medicina che si trovavano sotto le armi.
Gli studenti del terzo e quarto anno di corso in zona di guerra e quelli del quinto
e sesto anno, sia in zona di guerra che in zona territoriale, venivano iscritti d’uffi-
cio ai corsi tenuti presso l’Università di Padova. I corsi istituiti in San Giorgio di
Nogaro venivano ad essere così una sezione della Facoltà medico-chirurgica di
Padova e avrebbero dovuto essere frequentati esclusivamente dagli studenti mi-
litari del quinto e sesto anno di medicina che avessero conseguito alla data del 25
novembre 1916 il grado di aspirante ufficiale medico. La ritirata di Caporetto
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doveva poi porre fine nel 1917 a questa originale esperienza dei servizi sanitari
dell’esercito italiano.
Secondo fonti attendibili 150 degli studenti soldati dell’Università Castrense
caddero da medici nel corso del conflitto. Ad alcune famiglie il diploma di laurea
9 Bartolo Nigrisoli, Osservazioni e pratica di Chirurgia di guerra. Campagna del Montenegro
ed attuale. Nicola Zanichelli, Bologna 1915.
10 Augusto Pellegrini. Chirurgo primario e Ispettore di seconda classe della Croce Rossa Italiana.
Nozioni elementari di chirurgia di guerra. Officine grafiche D. Cohen e C., Milano-Parigi
1916
11 Giovanni Perez. Direttore dell’Istituto di patologia speciale chirurgica della regia Università
di Pavia. Dirigente di una sezione dell’ospedale militare di riserva di Pavia, Ospedale territo-
riale n.8 della Croce Rossa Italiana di Milano. Norme pratiche di chirurgia di guerra. Vallardi
Editore. Milano 1916
12 Le crocerossine nella Grande Guerra. A cura di: Paolo Scandaletti e Giuliana Variola. Gaspare
editore, Udine 2008
13 Grado iniziale, istituito durante la Grande Guerra nella categoria ufficiali, conseguenza diretta
della grande necessità di subalterni e che preludeva alla successiva nomina a sottotenente,
dopo adeguata valutazione.

