Page 148 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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                                     Sempre i MAS – questa volta, il 16 e il 53, rispet-
                                  tivamente agli ordini dei Volontari Motonauti Carones
                                  e Manzutto – il 14 dicembre 1917 salparono da Vene-
                                  zia con a bordo reparti di arditi e risalirono il corso del
                                  fiume Piave, allo scopo di compiere azioni di attacco e
                                  sabotaggio contro gli avamposti nemici. Bersagliati dal
                                  fuoco avversario, il MAS 16 fu colpito irrimediabilmen-
                                  te, avviluppato da un incendio e, nonostante i tentativi di
                                  recupero, andò perduto.

             L’azione contro cortellazzo (18-19 dicembre 1917)
                Pochi giorni dopo (18-19 dicembre 1917), sempre al largo di Cortellazzo –
             fondamentale caposaldo della nostra difesa terrestre sul lato mare – si ebbe una
             nuova ed efficace azione delle navi italiane. All’alba del 18, gli austro-ungarici
             iniziarono un violento fuoco di artiglieria contro tutta la zona litoranea, partico-
             larmente contro la testa di ponte. Scopo dell’attacco era quello di distruggere le
             nostre opere di difesa e obbligare le nostre batterie a smascherarsi per poterle
             efficacemente controbattere al momento opportuno: una volta che ciò fosse av-
             venuto, il nemico avrebbe potuto sbarcare agevolmente e aprirsi la strada verso
             Venezia.
                L’attacco fu reiterato il giorno seguente (19 dicembre), impiegando anche la
             ricognizione aerea e un numero maggiore di bocche da fuoco. Dal mare, si uniro-
             no anche i grossi calibri di una formazione di navi, guidata dalla corazzata Buda-
             pest – la gemella dell’affondata Wien – la più moderna arpad e l’Admiral Spaun,
             due squadriglie di cacciatorpediniere (I e II squa-
             driglia), dalla VII e X divisione siluranti e da
             nove dragamine. Quasi contemporaneamente
             all’entrata in azione dell’artiglieria navale,
             gli austro-ungarici attaccarono frontalmente
             le postazioni italiane e tentarono più sbar-
             chi sul fianco delle stesse, mentre sei
             aeroplani austriaci cercavano di bom-
             bardare le postazioni avversarie e la bat-
             teria “Bordigioni”. Negli assalti condotti
             a terra, nonostante il nutrito fuoco di
             sbarramento  italiano (fucileria, mi-
             tragliatrici e bombe a mano) alcuni
             reparti austro-
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