Page 153 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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L’arma nuovissima decidera’ le sorti.
L’emergere della dimensione strategica del potere aereo
Gen. isp. Basilio Di MARtino *
l 1917 fu un anno terribile per l’Intesa, aperto
I sul fronte occidentale dal fallimento dell’of-
fensiva Nivelle e chiuso dal manifestarsi di una
crisi non meno grave sul fronte italiano, mentre
la Russia era ormai paralizzata dalle sue convul-
sioni interne e l’entrata in guerra degli Stati Uniti
non dava ancora risultati significativi. In questo
quadro da più parti si cominciò a guardare con
rinnovata speranza alle possibilità dell’aviazione,
lasciando spazio a soluzioni che ipotizzavano la
creazione di flotte di velivoli in grado di condurre un’offensiva aerea di propor-
zioni tali da costringere l’avversario alla resa. Il rapido sviluppo del più pesante
dell’aria, concretizzatosi nel volgere di pochi anni, incoraggiava le visioni più
ardite, a dispetto dei limiti evidenti della tecnologia a disposizione e dei risultati
deludenti dei primi tentativi.
Già il 4 dicembre 1914, con un attacco alla stazione ferroviaria di Friburgo,
il Groupe de Bombardment 1, forte di 18 monomotori Voisin, aveva dato inizio
a quella che negli intendimenti del gran quartiere generale francese avrebbe do-
vuto essere una poderosa offensiva aerea diretta contro le fonti della capacità di
combattimento della Germania, e nei mesi seguenti, con la costituzione di altri
tre gruppi da bombardamento, furono ripetutamente colpiti impianti ferroviari e
industriali sul suolo tedesco. Il culmine della campagna fu il bombardamento de-
gli impianti chimici di Ludwigshafen il 26 maggio 1915, un successo che portò
la Francia ad allacciare contatti per la costruzione su licenza dei trimotori Capro-
ni, di prestazioni di gran lunga superiori ai Voisin, e a progettare l’allestimento di
una flotta di 750 bombardieri con cui attaccare il centro industriale di Essen. Le
difficoltà incontrate per incrementare il numero delle squadriglie, la mancanza di
risultati eclatanti e le crescenti esigenze del fronte, portarono però nell’autunno
ad accantonare questi piani e a convertire i quattro gruppi ad un ruolo tattico.
Questa scelta era stata fatta sin dall’inizio dal Royal Flying Corps. Gli at-
tacchi dei suoi velivoli, tutti monomotori con compito primario la ricognizione,
erano stati infatti indirizzati contro i terminali ferroviari e le zone di raccolta
* Direttore Generale della Direzione Informatica, Telematica e Tecnologie Avanzate del
Ministero della Difesa.

