Page 184 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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essere coperti senza grave danno da altre specialità di militari stessi (stop)” .
L’espansione organica dei reparti dell’Arma dislocati in zona di guerra con-
tinuò per tutto il corso della guerra, anche dopo la ritirata di Caporetto tanto che
si ricorse all’impiego di drappelli di cavalleria a sostegno dell’operato dei Cara-
binieri nel mantenimento dell’ordine pubblico nelle retrovie.
Si consideri che nel settembre 1916 fu introdotto il servizio di controllo sui i
treni viaggiatori da e per la zona delle retrovie svolto da Carabinieri allo scopo di
accertare l’identità dei passeggeri (ufficiali in divisa esclusi). Nel giugno 1917 il
Comando Carabinieri del Comando Supremo costituì posti di sbarramento nella
città di Udine, sede dello Stato Maggiore di Cadorna ed “i posti di riconoscimen-
to, al cui servizio è impiegato il Gruppo Squadroni, furono rinforzati in modo
che oltre esercitare un ben inteso controllo nel transito, sia eziandio praticato un
servizio di perlustrazione a cavallo per un raggio di circa 5 km oltre la cerchia
dei posti stessi, investigando nelle campagne, e specialmente nei cascinali, ove
sovente si annidano disertori o male intenzionati per tentare di entrare in città
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nelle ore più favorevoli” .
Addirittura, nel luglio 1917, il Comando Supremo fu costretto ad ordinare
anche l’identificazione mediante tessera di riconoscimento di tutti gli ufficiali
che accedevano ad Udine sia per via ordinaria che ferroviaria, “poiché continua
ad accadere con una certa frequenza che militari di truppa, e talvolta anche bor-
ghesi, indossino abusivamente uniforme da ufficiale e tentino perfino di sottrarsi
al controllo dei posti di riconoscimento” .
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Tuttavia, sarebbe fuorviante limitare l’operato dell’Arma alle sole operazioni
collegate alla penetrazione austro-tedesca a Caporetto: “L’avversario con forte
concorso di truppe e mezzi germanici, ha effettuato a scopo offensivo il concen-
tramento di numerose forze sulla nostra fronte. L’urto nemico ci trova saldi e ben
preparati. Nella scorsa notte, l’intensificato tiro su vari tratti della fronte giulia
ed un violento bombardamento con largo impiego di proiettili a gas speciali […]
hanno segnato l’inizio dell’atteso attacco”. Così recitava il bollettino di guerra n.
883 del 24 ottobre 1917 con cui il Generale Luigi Cadorna comunicava l’inizio
della vicenda più drammatica del fronte dell’Isonzo. Dopo due settimane caratte-
rizzate da ripetuti e massicci assalti, le linee italiane erano state sfondate per una
quindicina di chilometri d’ampiezza e circa duecentocinquantamila soldati erano
stati catturati e fatti prigionieri. Numerosissimi coloro che si erano sbandati e
2 AUSSME, Fondo M7, circolari vari uffici, serie Comando Supremo - Ufficio ordinamento
e mobilitazione, b. 34, telegramma circolare n. 84029 in data 28 marzo 1917 del Comando
Supremo – Riparto Operazioni – Ufficio Ordinamento e Mobilitazione.
3 Ivi, foglio in data 12 giugno 1917, Servizio di polizia militare, Comando dei Carabinieri Reali
del Comando Supremo.
4 Ivi, circolare n. 24500 in data 26 luglio 1917, Identificazione degli ufficiali, Sezione Disciplina
– Ufficio Affari Vari e Segreteria – Riparto Operazioni – Comando Supremo.