Page 227 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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del kaiser Guglielmo II . La politica tedesca nei primi anni del XX secolo andò
però progressivamente scivolando verso uno scontro con il blocco franco-russo,
e fu appunto in quella direzione che i servizi segreti tedeschi orientarono i loro
sforzi, lavorando soprattutto sulle tensioni gravissime nel cuore dell’impero za-
rista. Trovarono in questa opera degli alleati naturali nelle componenti oppresse
della società russa: le nazionalità minori, soprattutto i polacchi e i finlandesi, le
minoranze religiose, ebrei e musulmani, e i partiti politici estremi, i socialisti fra
tutti.
Deve ancora essere studiata a fondo la storia dell’appoggio straniero ai movi-
menti rivoluzionari russi, certo è che con lo scoppio della Grande Guerra nell’e-
state 1914 esso assunse, da parte tedesca, un carattere sistematico, anche se da
principio non prevalente rispetto ai molti altri fronti della sua “sovversione mon-
diale”. I tedeschi avevano del resto individuato con esattezza le linee di frattura
nelle compagini imperiali di ciascuno dei loro nemici, e in quelle operavano
come lame di coltello aggravandone le divisioni. Fino al 1917 il Ministero della
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rivoluzione spese in queste operazioni non meno di 382 milioni di marchi-oro .
Contatti furono allacciati con i movimenti antibellicisti nell’Europa occiden-
tale, creando in Svizzera una rete di soccorso ai disertori francesi, e spingendosi,
con scarso successo, fin sulla soglia della Gran Bretagna. Sfortunato, e poco
ricordato, fu infatti il coinvolgimento tedesco nell’insurrezione di Dublino fra
il 24 e il 29 aprile 1916, culminata in una violenta repressione che scavò un
solco incolmabile nell’Irlanda del XX secolo. Tale coinvolgimento fu del resto
comprovato dalla cattura il 21 aprile del diplomatico anglo-irlandese sir Roger
Casement, appena sbarcato da un sommergibile tedesco in Irlanda per assumere
la direzione politica della rivolta .
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Un esito modesto i tedeschi lo riscossero anche nel tentativo di riaccendere
la guerra nei territori dell’Orange e del Transvaal fra boeri e britannici. Il con-
flitto, relativamente recente (1899-1902), aveva lasciato profondi rancori negli
sconfitti, compresi molti ufficiali boeri integrati nel nuovo esercito coloniale. Fra
questi il colonnello Mae Maritz, comandante del settore nord della Provincia del
Capo, quella al confine con l’Afric sud-occidentale tedesca. I suoi contatti con
i tedeschi di oltre confine erano noti, ma il Presidente Luis Botha esitò ad agire
contro il vecchio compagno d’armi. Infine, l’8 ottobre 1914 dovette rimuoverlo
dal comando. La risposta di Maritz fu una aperta ribellione, cui si unirono oltre
12.000 boeri.
I tedeschi, a loro volta isolati in Africa, non erano però in grado di rifornire i
3 JON KIMCHE, Il secondo risveglio arabo, cit., pp. 18-19.
4 C. MERRIDALE, lenin sul treno, cit., pp. 56-57.
5 Un bel profilo di Casement è dato dal diplomatico italiano MARIO BORSA, in La tragica
impresa di Sir Roger Casement, Milano, Mondadori, 1932.