Page 292 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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292 il 1917. l’anno della svolta
erano sempre più consapevoli – al di là delle dichiarazioni di facciata – del venir
meno dello spirito combattivo dei reparti, testimoniato in modo inequivocabile
dal crescere del numero dei disertori, degli episodi di autolesionismo o anche
semplicemente dal ricorso sistematico ed in percentuali prima sconosciute alle
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cure dei sanitari . Solo un impiego massiccio dell’artiglieria avrebbe potuto aver
ragione della tenacia dei difensori e convincere, d’altro canto, i reparti destinati
al primo attacco della fattibilità del loro compito, garantendo loro una penetra-
zione senza perdite sanguinose.
Furono questi i presupposti su cui venne progettata e condotta la “difensi-
va nell’ipotesi 1”, che dal suo esito più sanguinoso doveva poi essere ricordata
come la “battaglia dell’Ortigara”. Il piano studiato dal comando della 6ª Arma-
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ta ed approvato dagli uffici di Udine prevedeva un’azione “per alto”, affidata ai
battaglioni alpini, riuniti per la prima volta dall’inizio del conflitto in una grande
unità delle dimensioni di una Divisione, la 52ª: la conquista del nodo Ortigara-
Campigoletti avrebbe dovuto essere la premessa per una penetrazione in direzio-
11 Sulle informazioni fornite dai disertori sullo stato non certo esaltante del morale italiano alla
vigilia della battaglia si veda: Pozzato, Volpato, Dal Molin, Nemici sull’Ortigara, cit., pp. 193-
194.
12 Pozzato, Volpato, Dal Molin, Nemici sull’Ortigara, cit. e Paolo Volpato, la verità italiana
sull’Ortigara, Itinera progetti, Bassano 2014.