Page 207 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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II SeSSIone - Il 1918.  ASpettI mIlItArI                            207



             V.    piccoli gruppi di prigionieri evasi o restituiti dall’austria [siano inviati] fra
                   le truppe […] perché possano raccontare i patimenti sofferti nella prigionia
                   e nella fuga, […] le violenze del nemico contro le popolazioni, si che negli
                   animi dei soldati che li ascoltano lo sdegno per tanta iniquità si trasformi
                   in odio implacabile .
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             VI.  Molti soldati si sono resi colpevoli del reato di diserzione perché non sa-
                   pevano di compiere un atto che porta con sé più gravi conseguenze. È
                   pertanto necessario che i soldati […] possano ben comprendere a quali
                   conseguenze morali e materiali i disertori espongono non solo se stessi ma
                   anche le loro famiglie.
             VII.  I soldati in licenza possono essere, se bene indirizzati, un ottimo mezzo di
                   propaganda. Riunirli e parlar loro. […] Controllo e, se appaia necessaria,
                   perquisizione ai soldati partenti e a quelli che ritornano dalla licenza.
             VIII. La propaganda delle retrovie deve essere svolta […] col massimo fervore
                   specialmente verso i militari di classi molto anziani, scadenti o inabili, i
                   quali sono i peggiori elementi.
             IX.  Si faccia in modo che i soldati nella loro corrispondenza, che dovrà essere
                   in ogni modo agevolata, influiscano in senso patriottico sui loro parenti e
                   sui loro conoscenti.
             X.    La vendita dei giornali [politici e illustrati più diffusi] viene fatta nelle
                   Case del soldato da militari mutilati e gli utili rilevanti che vengono tratti
                   da essa sono erogati in premio ai soldati più meritevoli e per le spese di
                   propaganda.
             XI.  Si facciano celebrare messe del soldato […] e si procuri che vi intervenga-
                   no in gran numero soldati e civili. Si disponga altresì che durante le messe
                   cappellani militari, o altri ecclesiastici, […] tengano brevi panegirici nei
                   quali il sentimento patriottico sia, con la necessaria moderazione, innestato
                   su quello religioso.
             XII.   Si parli ai soldati delle difficoltà nelle quali si dibattono le popolazioni
                   dell’austria e della Germania. […] E si esortino i soldati a raccomandare


                 della C.R.I. e degli ospedali con almeno 100 posti letto.
             33  Tuttavia Lombardo Radice scrisse in una relazione che «noi crediamo utile non esagerare,
                 nella propaganda con la terribile narrazione delle sofferenze che attendono chi passa al nemi-
                 co o cade nelle mani del nemico. Si potrà trattenere con questi mezzi qualche malintenzionato
                 dal disertare; ma si potrà anche ingenerare in altri un senso di panico e di terrore durante
                 l’azione ed attenuare così lo spirito offensivo e lo slancio di chi deve andare innanzi a tutti i
                 costi» 8ª armata, sezione p, a Caviglia e all’ufficio informazioni del comando supremo, senza
                 oggetto, circ. 2381/p del 30 agosto 1918, firmata da Lombardo Radice , p. 8. (Uno stralcio
                 di questa circolare fu mandata all’ufficio stampa e propaganda del comando supremo con la
                 firma di Volpe) aUS.SME, F1/296/Relazioni dalle armate.
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