Page 205 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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se il nome di “servizio Consulenza”, mentre la 3ª, affidata ad Emanuele Filiberto
di Savoia duca d’aosta, preferì la dicitura “servizio Notizie, Doni, Consulenze”;
questa armata, che si giovò di Ercole Smaniotto, un capo ufficio informazioni
che fu sempre molto attento agli aspetti del servizio p, agì in stretto contatto con
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la struttura di propaganda civile delle opere Federate . La 4ª armata di Mario
Nicolis di Robilant (sostituito da paolo Morrone e poi da Gaetano Giardino) ave-
va istituito un “ufficio propaganda” già nel gennaio, mentre la 5ª aveva ereditato
dalla 2ª di Capello oltre gli uomini anche “l’ufficio Istruzione e propaganda”,
che fu sciolto dal nuovo comandante Nicolis di Robilant, subentrato a Tassoni
che aveva rilevato Capello; il “servizio V.p.” venne istituito solamente a maggio,
quando arrivò Morrone. La 6ª armata, affidata a Luca Montuori, si era costituita
nel marzo con tre corpi d’armata su quattro provenienti dalla 1ª, fu quindi natu-
rale mantenere la denominazione di “servizio p.”; la 7ª di Giulio Tassoni aspettò
agosto per dotarsi di un “servizio p.”. La stessa denominazione fu scelta dall’8ª
che, costituita dalla nuova 2ª, fu affidata ad Enrico Caviglia, convinto sostenitore
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della propaganda dai tempi in cui collaborava con Capello .
La confusione generata dalle denominazioni e le differenze nell’organizza-
zione della vigilanza, l’aspetto più delicato del servizio perché era rivolto tanto
ai soldati quanto agli ufficiali, indussero il comando supremo ad emanare una
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circolare con Norme Uniche. Nel maggio venne preparata una bozza che fu
poi pubblicata nelle Norme generali per i servizi d’indagine, di propaganda e
collegamento p, infine come ufficiali di collegamento con le prime linee p.
28 L’organizzazione delle opere Federate di assistenza e propaganda Nazionale fu un organi-
smo istituito nell’estate 1917 al fine di coordinare le numerosissime associazioni private sorte
fin dal maggio 1915 per l’assistenza civile. Coordinato dal ministro per l’assistenza civile,
l’interventista repubblicano Ubaldo Comandini, fu un organismo privato formato da 80 segre-
tariati provinciali e 4.500 commissariati. Sulle opere Federate non disponiamo di uno studio
ampio e specifico, che richiederebbe un lavoro lunghissimo; andrea FaVa ha pubblicato uno
studio generale su assistenza e propaganda nel regime di guerra (1915-1918), cit., ed uno sul
Fronte interno. propaganda e mobilitazione civile nell’Italia della grande guerra, cit.
29 La 9ª armata venne costituita il 1° giugno con le truppe della 5ª e mantenne la denominazione
del “servizio V.p.”; non sappiamo di eventuali servizi p nelle armate 10ª e 12ª, costituite il 14
ottobre e sciolte il 18 novembre con truppe miste italiane e inglesi la prima, italiane e francesi
la seconda. Il II corpo d’armata in Francia aveva un ufficio propaganda, così come il XVI di
stanza in albania. Un organismo di vigilanza, assistenza e propaganda venne istituito anche
nel contingente italiano che tra il dicembre 1918 e il giugno 1919 rimase in Slovacchia. an-
che le forze armate territoriali avevano un servizio p, così come ufficiali p furono inviati nei
campi di concentramento per i reduci dalla prigionia. per le lunghe indicazioni archivistiche
delle circolari attuative delle armate, dei corpi d’armata e degli uffici p particolari rinvio al 4°
capitolo del mio Dopo Caporetto, cit.
30 Comando supremo, ufficio stampa e propaganda, propaganda patriottica, bozza con correzio-
ni datata maggio 1918. aUS.SME, F1/296/Relazioni sul servizio Ufficio Stampa e dipenden-
ti.

