Page 206 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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di controspionaggio fra le truppe operanti e le popolazioni e di propaganda sul
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nemico . Queste direttive diedero l’assetto definitivo al servizio p e fissarono i
criteri generali per la propaganda.
«I. Il soldato non deve avere mai l’impressione che si dubiti del suo valore
militare e della sua onestà di cittadino. occorre però convincerlo, materia-
lizzando quasi il concetto astratto di patria, che può sfuggire alla sua com-
prensione, che ognuno combatte anche per salvare la sua famiglia […].
II. Non sia lasciata alcuna occasione per eccitare lo spirito aggressivo e di
combattività del soldato, per suscitarvi nel cuore un tale lievito di odio per
il nemico da fargli desiderare l’occasione di misurarsi con lui per sover-
chiarlo.
III. Conferenze nel vero senso della parola non dovranno essere tenute che agli
ufficiali, soprattutto ai subalterni. […] Educatore deve essere l’ufficiale
col quale il soldato vive e per disadorna che sia la sua parola è sempre più
efficace di quella di un estraneo, anche se facondo oratore. […] Una propa-
ganda semplice, inavvertita, adatta alla mentalità del soldato è sicuramente
efficace, perché poche parole dette in forma piana, con accento di profonda
convinzione e che sembrino occasionate da un incontro non cercato riman-
gono impresse nell’animo del soldato. […] Nell’occasione però di feste per
distribuzione di medaglie, di inaugurazioni di Case del soldato, o di spacci
cooperativi, o di gare ginnastiche istruttive, o di ricorrenze patriottiche, o
di commemorazioni, può essere utile che oratori molto conosciuti parlino
alle truppe riunite.
IV. Gli ufficiali e i militari di truppa mutilati non siano di massima inviati a
fare propaganda fra le truppe se non nell’occasione della distribuzione di
doni. […] I militari stessi siano mandati con opportuni prestabiliti turni
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negli ospedali e vi si trattengano qualche giorno, per confortare i degenti .
31 Comando supremo, Norme generali per i servizi d’indagine, di propaganda e di controspio-
naggio fra le truppe operanti e le popolazioni e di propaganda sul nemico, comando del corpo
di stato maggiore, sezione tipo-litografica, Roma 1918, pp. 16 (da qui Norme generali...). Si
tratta di un opuscolo che si apre con una «Nota. - Le presenti Norme costituiscono la parte IV
delle Norme generali per il servizio informazioni presso le truppe operanti e vengono pubbli-
cate a parte stante il loro carattere strettamente riservato». Una copia del libretto è conservata
presso la Biblioteca Centrale Militare, le bozze definitive in aUS.SME, F1/296/1. Il servizio
informazioni presso le truppe operanti o I.T.o. fu istituito nel giugno 1918 il luogo dell’ufficio
informazioni d’armata: comando supremo, Norme generali per il servizio informazioni pres-
so le truppe operanti, comando del corpo di stato maggiore, sezione tipo-litografica, Roma,
giugno 1918, pp. 23 e 5 allegati; questa pubblicazione tratta approfonditamente soprattutto il
servizio informazioni sul nemico (ovvero il «Servizio I.T.o. propriamente detto», p. 9). aUS.
SME, E5/193/servizio I.T.o.
32 Era tra le responsabilità degli ufficiali p la vigilanza e l’assistenza degli ospedali da guerra

