Page 204 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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204 il 1918. la Vittoria e il Sacrificio
l’allestimento di spettacoli e gare sportive. La propaganda verso i civili era da
svolgersi mediante conversazioni orali e pressioni sulla stampa locale, che dove-
va ricevere notizie adatte oppure articoli già pronti; verso le truppe ci si limitava
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all’allestimento di conferenze e alla stampa di manifesti o periodici . a com-
plemento di questa circolare pochi giorni dopo fu approvata la diffusione dei
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giornali di trincea : anche per esigenze di controllo, il servizio p mirò a favorire
un solo giornale per armata.
Queste circolari indicavano le direttive generali sull’istituzione di un servizio
di propaganda, vigilanza ed assistenza, ma lasciavano ampia libertà ai comandi
d’armata circa le modalità di realizzazione. L’effetto fu che in ogni armata il ser-
vizio ebbe peculiarità proprie. La 1ª armata di Guglielmo pecori Giraldi scelse
la denominazione di “servizio p”, che fu poi estesa dal comando supremo a tutto
l’esercito: «Si è chiamato Servizio P. e non Servizio Propaganda prima di tutto
perché occorre evitare, quanto più ci si avvicina ai riparti di truppa, di parlare di
propaganda e propagandisti, ed in secondo luogo perché colla parola “Servizio
p.” si è indicato il complesso servizio della vigilanza, propaganda ed assistenza,
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che converge ad un unico fine ma che non è costituito dalla sola propaganda ».
Tuttavia quelle che in estate saranno chiamate sottosezioni p erano qui denomi-
nate Centri di collegamento con le prime linee e gli ufficiali p erano gli ufficiali di
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collegamento con le prime linee . La nuova 2ª armata di Giuseppe pennella scel-
24 Comando supremo, propaganda patriottica, circ. 1117/p, 1° febbraio 1918, firmata Diaz, pp.
4. aUS.SME, F2/105/2. Questo documento è stato generalmente considerato come iniziatore
del servizio p, nonostante la precedente circolare del 9 gennaio 1918, probabilmente perché
recava la firma di Diaz. a marzo una circolare di Badoglio approfondiva alcuni aspetti ri-
guardo l’assistenza e la cesura postale, seguita dopo pochi giorni da un’altra specifica sulla
vigilanza: carabinieri e poliziotti potevano essere scelti come fiduciari ed agire vestiti con l’u-
niforme dei reparti. Comando supremo, preparazione morale e professionale dei complementi
incorporati nei reparti di marcia, circ. 153730/R.S. del 4 marzo 1918, firmata da Badoglio.
aUS.SME, E5/162/propaganda e comando supremo, servizio informazioni, Funzionamento
del servizio di vigilanza, propaganda e contropropaganda nelle zone di operazione e di retro-
via, circ. 2056/p del 12 marzo 1918, firmata da Marchetti. aUS.SME, F2/105/1.
25 Comando supremo, servizio informazioni, sezione U, propaganda patriottica fra le truppe,
circ. 1757/S.I. del 27 febbraio 1918, firmata Marchetti. aUS.SME, E5/194/propaganda-uffi-
cio doni.
I giornali di trincea circolavano già tra le truppe, ma non erano mai state approvati uffi-
cialmente dal comando supremo, che anzi prima di Diaz «si dimostrò in linea di principio,
contrario, pur senza addivenire ad un reciso divieto». odoardo MarcHetti, Il Servizio Infor-
mazioni nell’Esercito Italiano nella Grande Guerra, Tipografia regionale, Roma 1937, p. 93.
Sui giornali si veda M. isnengHi, Giornali di trincea, cit.
26 1ª armata, sezione p., promemoria per il colonnello cav. Siciliani, 24 maggio 1918, corsivo
nell’originale. aUS.SME, F1/296/Relazioni dalle armate.
27 Questa denominazione ingenerò alcune confusioni con gli ufficiali di collegamento, che ave-
vano altre mansioni: i futuri ufficiali p furono quindi indicati nella 1ª armata come ufficiali di

