Page 209 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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II SeSSIone - Il 1918. ASpettI mIlItArI 209
3. lo schema funzIonale
È possibile indicare uno schema funzionale per il servizio p, malgrado le
differenze di denominazione ed i ritardi che si verificarono nell’attivazione del
servizio. Lo schema è valido a partire dall’estate 1918.
Nel comando supremo erano due gli uffici ai quali i servizi p delle armate fa-
cevano riferimento: l’ufficio informazioni di odoardo Marchetti, che aveva una
“sezione p” cui competeva la vigilanza sullo spirito delle truppe, e l’ufficio stam-
pa e propaganda di Eugenio Barbarich, che aveva una “sezione propaganda” cui
competeva la propaganda verso i militari italiani e verso le truppe nemiche. Dai
carteggi risulta che Marchetti e Barbarich si limitarono ad emanare le direttive
per l’organizzazione -pietro Badoglio risulta firmatario delle circolari più impor-
tanti - ed a pretendere le relazioni da parte dei servizi p d’armata, ma lasciarono
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grande autonomia alle armate per quanto riguardava i contenuti ed i mezzi da
adottare. Una sola volta, alla fine di ottobre, l’ufficio stampa e propaganda indi-
cò gli argomenti da trattare nella propaganda diretta alle truppe italiane: erano i
giorni dell’offensiva di pace austriaca, che fu così temuta che orlando chiese a
Diaz quale fossero gli effetti sul morale delle truppe .
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presso ogni armata funzionava una sezione p, che teoricamente dipendeva
dagli uffici I.T.o. (Informazioni Truppe operanti, già “Servizio informazioni
d’armata”); tuttavia il grado di autonomia concessa dal capo dell’ufficio I.T.o.
al capo del servizio p variava da armata ad armata: nella 3ª armata il capo I.T.o.
Ercole Smaniotto si interessò personalmente anche del servizio p, firmando le
circolari ed allestendo un convegno con le opere Federate ed il ministero per la
propaganda interna di Ubaldo Comandini; accentratore si dimostrò anche attilio
Vigevano della 4ª armata; nella 1ª il capo I.T.o. Tullio Marchetti scelse perso-
nalmente il capo della sezione p ma poi gli lasciò ampia autonomia; nell’8ª fu il
comandante Enrico Caviglia a volere Giuseppe Lombardo Radice come capo del
servizio p, che restò distante non solo territorialmente dall’ufficio I.T.o.
I compiti della sezione p erano: emanare le direttive per il servizio, coordi-
F2/102/1.
36 L’interesse dimostrato da Badoglio verso la vigilanza e la propaganda era conseguenza del
compito di riorganizzatore dell’esercito assunto dopo Caporetto. precedentemente Badoglio,
pupillo di Capello, aveva avuto la possibilità di sviluppare una particolare sensibilità verso
queste tematiche. P. Pieri, g. rocHat, pietro Badoglio, Utet, Torino 1974.
37 Le lettere di orlando e Diaz sono edite in L’esercito italiano nella Grande Guerra (1915-
1918), vol. V, Le operazioni del 1918, tomo 2° bis, La conclusione del conflitto (documenti),
Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’esercito, Roma 1988, p. 686. Gli argomenti da trat-
tare sono: comando supremo, ufficio stampa e propaganda, Senza oggetto, «Gli avvenimenti
politici…», circ. 2202 del 20 ottobre 1918, firmata Siciliani. aUS.SME, F1/299/Relazioni
ufficio stampa. purtroppo non è stato possibile analizzare il diario storico dell’ufficio stampa
e propaganda, perché il raccoglitore non risulta disponibile.

