Page 87 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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             agitazioni e disordini montano nelle terre degli asburgo: come in Boemia, il
             13 maggio, in cui si avverte la eco del successo del Congresso di Roma duran-
             te l’incontro a praga di rappresentanti slovacchi, jugoslavi, polacchi, ucraini e
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             italiani (con il deputato trentino Enrico Conci) . In maggio si organizzano nu-
             merosi convegni e riunioni, ufficiali e non, proprio su questo tema: è il caso del
             “Congresso internazionale per i diritti delle nazionalità oppresse”, organizzato
             a Roma dall’associazione Italia Terza – Alleanza per la Difesa dell’italianità e
             delle nazionalità oppresse, organizzazione che si ispira agli ideali risorgimentali
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             di Mazzini e Garibaldi, diretta da Efisio Giglio-Tos . Un sostegno importante a
             queste manifestazioni si trova anche nella posizione della massoneria: il Grande
             oriente d’Italia, la maggiore obbedienza massonica italiana, dopo il Congresso
             dichiara ufficialmente che i fratelli massoni italiani concordano con il patto di
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             Roma, avendone già discusso prima dell’aprile 1918 .
                In conclusione, è necessario sottolineare il ruolo che tale attività di propa-
             ganda ha rivestito nelle ultime fasi del conflitto, anche con dati quantitativi: in
             sei mesi, nel periodo compreso tra il 15 maggio e il 1° novembre 1918, circa 51
             milioni di volantini e 9 milioni di giornali vengono lanciati al di là della linea
             del fronte, tra le fila dell’esercito austro-ungarico. Un strategia analoga viene
             messa in atto sul fronte occidentale, dove dalla primavera 1918 Lord Northcliffe
             ordina una distribuzione di oltre 100 mila volantini al giorno al di là delle linee
             tedesche. Il fattore dirompente delle nazionalità oppresse, dunque, risulta essere
             senza dubbio uno dei fattori determinanti per la sconfitta degli Imperi centrali,
             in particolar modo per il crollo dell’Impero asburgico, e dunque per la vittoria
             finale dell’Intesa e dell’Italia.

















             26  Ibidem, doc. 739, “Il Capo del Servizio Informazioni del Comando Supremo, Marchetti, al
                 presidente del Consiglio e Ministro dell’Interno orlando, e al Ministro della Guerra, zupelli”,
                 N. R.R. 8717 a., Roma, 24 maggio 1918.
             27  archivio Storico Capitolino (aSC), Fondo: Gabinetto del Sindaco, Busta: 461, posizione
                 Guerra italo-austriaca - prot. 246, anno 1918.
             28  Rivista Massonica, anno XLIX, n. 05/04 - Roma, 30 aprile - 31 maggio 1918, pp. 92-98.
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