Page 29 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Il SIS della Regia Marina. Gli inizi: 1861-1919


             Autorità diplomatica o consolare possano soltanto rivolgersi per mantenere
             la segretezza di così delicato argomento. Necessitavano comunque ufficiali
             residenti nei territori di maggiore interesse: questa era la conclusione.
                Le difficoltà per Pola e Vienna erano molte ma, nel 1891, con un accordo
             bilaterale con l’Impero Austro-Ungarico, fu possibile accreditare in quella
             capitale un Addetto navale, il capitano di vascello Raffaele Volpe, che svol-
             geva lo stesso incarico anche in Germania dal precedente luglio. Il primo
             Addetto navale residente a Berlino, Enrico Gualterio, fu inviato nell’agosto
             successivo.
                Nel marzo 1892 fu la volta di San Pietroburgo ove fu accreditato il capita-
             no di vascello Francesco Crespi; più tardi, nel 1898 fu inviato a Washington
             il tenente di vascello Carlo De Luca. Fino allo scoppio della Prima Guerra
             mondiale quelle citate furono le uniche sedi, insieme a Berlino, Vienna, Pari-
             gi, Londra a poter disporre di un Addetto navale, anche se in modo non conti-
             nuativo dal 1889, incaricati anche di una particolare missione informativa.  24
                Per quanto riguardò la Francia, nonostante l’invio di un Addetto nava-
             le che avrebbe dovuto migliorare la raccolta delle notizie in quelle basi,
             la situazione si complicò quando la Francia emanò, nell’aprile 1886, una
             legge assai restrittiva sul controspionaggio.  Sia il Ministero della Guerra
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             sia, soprattutto, quello degli Affari Esteri erano molto attenti a che i propri
             funzionari e ufficiali non assumessero rischi in grado di causare seri imba-
             razzi al Governo italiano: gli ufficiali quindi non avrebbero più potuto avere
             incarichi specifici informativi all’estero per svolgere i quali occorresse fare
             più di ciò che può fare un viaggiatore o un turista qualunque; era fatto di-
             vieto agli ufficiali di trasportare carte o documenti che potessero essere com-
             promettenti.  Il Ministro degli Esteri sosteneva che osservando con molta
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             attenzione ciò che è lecito a tutti osservare, ascoltando con fine criterio i
             discorsi altrui e tenendosi al corrente di quanto pubblicato all’estero i no-



             24  Ezio Ferrante, cit. p. 210.
             25  Legge 18.4.1886 sul Journal Officiel de la République française, 19.4.1886, n. 108.
                Le preoccupazioni della Francia in quel periodo storico erano rivolte alla Germania in
                quanto era normalmente ritenuto che vi fossero numerosi agenti tedeschi che si presen-
                tavano sotto mentite spoglie di commercianti, mescolandosi alla popolazione per venire
                a conoscenza delle disposizioni delle autorità francesi e per analizzare  attentamente il
                territorio per quanto riguardava lo spirito generale  e il morale della popolazione.
             26  AUSSME, G 24, R.54.

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