Page 93 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Il SIS della Regia Marina. 1940-1943


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             usati dalle united nations  e vicini il più possibile a importanti basi navali;
             Centri che dovettero essere sciolti dopo il 10 ottobre 1942, almeno sulla
             carta. Probabilmente, però, il personale che non fu assegnato al SIM, fu in-
             cardinato in Centri offensivi ancora attivi.
                Per ragioni facilmente comprensibili, i costituendi Centri dovevano esse-
             re in stati neutrali non belligeranti o in territori in regime armistiziale, dove
             gli agenti, sotto diverse coperture, potessero agire in modo discreto e con
             la necessaria libertà di movimento. Proprio da questi Centri, forse, sareb-
             be stato possibile infiltrare informatori in territorio nemico, specialmente in
             Egitto, settore strategico di grande rilievo per la condotta della guerra navale
             nel Mediterraneo. Era evidente che i Centri in territori neutrali potevano rac-
             cogliere una grande quantità di notizie utili per la Marina. Urgeva recuperare
             il tempo perduto.
                Ponzo ripeteva che all’epoca era necessario agire rapidamente: era la sua
             costante preoccupazione, giorno e notte. Anche Agostino Calosi, nel 1945,
             lamentava, coincidendo con le valutazioni di Ponzo, la mancanza di una
             solida rete preesistente il cui funzionamento avrebbe dovuto essere iniziato
             tempo prima che gli stati con cui l’Italia era entrata in guerra avessero pre-
             so le normali misure precauzionali: la costruzione di una rete informativa
             pre-bellica era stata prevista anche nei programmi del SIM, ma non sempre
             concretamente attuata.
                Ponzo decise, con l’avallo dei superiori, di inviare personale italiano in
             tutti i Centri controspionaggio esistenti all’estero, scegliendo possibilmente
             ufficiali di Marina con la necessaria professionalità, che potessero essere
             messi a disposizione del SIS e rapidamente selezionati nello stesso ambito
             del personale degli Addetti. Aveva poi posto all’attenzione dei reclutatori la
             situazione di moltissimi italiani che vivevano all’estero e parlavano varie
             lingue come i nativi di quei posti magari avendo parentele in quelle nazio-
             ni. Si poteva fare affidamento sul loro senso del dovere e del patriottismo.


             38  Sic in originale, p. 2. È vero che già quando Ponzo scriveva vi erano state indicazioni
                circa la costituzione di un’organizzazione internazionale che sostituisse la Società delle
                Nazioni, formalmente ancora esistente, ma non sembra a chi scrive che questa espres-
                sione possa tradursi con “Nazioni Unite” e tantomeno con “Alleati”, come indica la
                traduzione del citato articolo di Giuliano Manzari, a p.141. Riferendosi al periodo con-
                siderato da Ponzo, e cioè allo scoppio della guerra, united nations potrebbe indicare in-
                vece l’insieme delle nazioni che erano in quel momento nemiche ‘unite’ contro i poteri
                dell’Asse nel 1940.

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