Page 98 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina e R. Aeronautica
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l’Addetto navale (del quale Ponzo ricordava il nome: il capitano Aristide
Bona). Al suo arrivo alla Sezione, Ponzo aveva deciso di procedere rapida-
mente ad una riorganizzazione del Servizio IS in quella sede, considerando,
a ragione, che la Spagna era la principale base operativa del servizio offensi-
vo per la sua posizione strategica, geografica, politica ed economica. Anche
il SIM stava tenendo sotto attento controllo e si serviva della Spagna e il
suo Centro di controspionaggio a Madrid, con sede nell’ambasciata italiana
(dove poi si collocherà anche il Centro della Marina) era molto attivo fin
dalla fine della prima guerra mondiale e naturalmente molto impegnato du-
rante la guerra civile: l’esperienza fatta giovava durante il successivo critico
periodo bellico. L’importanza della Spagna (e poi del Portogallo per quel
che concerneva la penisola iberica) fu rilevata anche da Calosi nella sua
relazione.
Ponzo, al momento del suo insediamento alla Sezione, concordò con il
Capo del SIS che lungo lo Stretto di Gibilterra, sulle coste spagnole e afri-
cane sarebbero stati istituiti vari posti di osservazione in villette e case sulla
spiaggia o con una buona panoramica dove agenti italiani, con l’aiuto di
potenti binocoli e una continua osservazione diurna e notturna, avrebbero
controllato il passaggio di navi da guerra, mercantili e qualsiasi tipo di con-
voglio che avesse attraversato lo Stretto.
Le notizie così raccolte potevano essere immediatamente trasmesse in
codice alla Centrale a Roma per mezzo di trasmittenti occulte, collocate nei
punti di osservazione che potevano a loro volta fungere anche da Centri di
raccolta informativa, anche se non d’interesse operativo ma comunque utili
per l’andamento della guerra o per rapporti topografici. Dirigeva ogni Centro
un ufficiale di Marina, coadiuvato da alcuni sottufficiali specializzati nelle
segnalazioni nella radiotelegrafia. Non mancava personale amministrativo.
Ponzo indica dettagliatamente i Centri che operavano in Spagna, paese
neutrale dove gli agenti italiani potevano, secondo quando prospettato, ope-
rare senza problemi; la cosiddetta ‘amicizia’ con Franco dava la percezione
di poter agire in tutta tranquillità, anzi con un certo vantaggio ma non fu
sempre così.
A Madrid, da cui dipendevano tutti i Centri su territorio spagnolo metro-
politano e insulare, vi era il Centro controspionaggio navale più importante
44 Questo è il nome dato da Ponzo nel Rapporto. Nella traduzione citata da Manzari (p.143)
il primo nome non sarebbe Aristide ma Aristotile.
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