Page 235 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
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Il Nucleo Speciale  di Polizia Giudiziaria di Torino


                                              in essere dalle Brigate Rosse proprio in quel periodo, in un contesto di democrazia
                                              seppur ancora non pienamente compiuta, provocarono un profondo turbamento
                                              nell’ex religioso che giunse alla convinzione che l’azione terrorista, così come con-
                                              cepita dalle BR, costituisse un tragico errore politico e sociale, generatore di vittime
                                              innocenti e della rovina di generazioni di giovani. Verosimilmente, fu proprio tale
                                              sofferta riflessione, unitamente al desiderio di preservare il futuro di molti giovani
                                              abbagliati dal fatuo ideale rivoluzionario, ad indurlo alla collaborazione con i Ca-
                                              rabinieri del Nucleo Speciale di Polizia Giudiziaria del Generale dalla Chiesa che
                                              intravidero tale possibilità dopo aver analizzato un articolo pubblicato su «Candido
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                                              nuovo»  dal Direttore Giorgio Pisanò, ove Girotto veniva indicato come un religioso
                                              comunista a conoscenza dei segreti delle Brigate Rosse e, conseguentemente, in grado
                                              di fornire un concreto aiuto per la liberazione del magistrato genovese. Il Generale
                                              dalla Chiesa colse al volo la possibile collaborazione del Girotto e ne decise l’azione di   231
                                              avvicinamento. L’Ufficiale incaricato di esplorare un possibile contatto fu il Capitano
                                              Gustavo Pignero  il quale, dopo un’attenta ricerca informativa sul Girotto, si recò
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                                              a casa di quest’ultimo e gli mostrò la copia del Candido ove campeggiava una sua
                                              foto con la didascalia «Ecco l’uomo che può salvare Sossi», avviando un dialogo che
                                              porterà l’ex frate alla collaborazione. In effetti, Girotto svolgeva la sua attività pasto-
                                              rale tra giovani estremamente politicizzati – cosa che gli fece guadagnare la fama di
                                              «prete rosso», aspetto questo che non passò inosservato al vescovo di Novara, Mons.
                                              Placido Maria Cambiaghi, che gli tolse l’autorizzazione a predicare – gravitanti in-
                                              torno alle numerose fabbriche presenti nella zona di Omegna (VB), come la Bialetti
                                              o la Lagostina, che davano lavoro a molti operai, ove si registravano forti tensioni
                                              sociali. Avendo accolto l’invito del Capitano Pignero, Girotto avviò le sue ricerche
                                              e avvicinò il Dottor Enrico Levati, convinto sostenitore delle Brigate Rosse, il quale
                                              gli chiese se fosse interessato a entrare in contatto con tale formazione terroristica.
                                              Ottenuta risposta affermativa, il Dott. Levati gli fissò un appuntamento, a distanza
                                              di due settimane, per fargli incontrare una persona. Insieme si recarono a Novara,
                                              in un condominio ove Girotto incontrò un personaggio, a lui sconosciuto, che risul-


                                                  Pelli. La vicenda e, soprattutto, la rivendicazione, provocarono invece non solo la fuoriuscita dei
                                                  due dalle BR, ma la fine del comune progetto politico, di cui le BR avrebbero dovuto costituire
                                                  l’avanguardia e l’Autonomia il movimento rivoluzionario di massa. Anche Curcio e Franceschini,
                                                  che avevano approvato l’irruzione e la rivendicazione, in quanto il possibile uso delle armi era
                                                  un’eventualità prevista in quel genere di azione, sarebbero peraltro stati condannati per concorso
                                                  nel delitto (testimonianza diretta del Gen. C.A. cong. Giampaolo Ganzer, già Comandante del
                                                  Raggruppamento Operativo Speciale);
                                                 –  e il sequestro del magistrato Mario Sossi.
                                              20  Si tratta del settimanale fondato nel 1968 da Giorgio Pisanò, rappresentante dell’estrema
                                              destra, diverso dall’omonimo settimanale umoristico «Candido», fondato nel 1945 a Milano da
                                              Giovanni Mosca e Giovannino Guareschi.
                                              21  Gustavo Pignero, nato a Napoli il 29 settembre 1947, dopo aver frequentato la Scuola Militare
                                              «Nunziatella», l’Accademia Militare e la Scuola di Applicazione dei Carabinieri, fu destinato, nel
                                              1970, alla Scuola Sottufficiali Carabinieri quale Comandante di Plotone. Tra il 1971 e il 1973
                                              comandò la Tenenza di Sanluri (SU), venendo poi trasferito quale Addetto al Nucleo Investigativo
                                              del Gruppo Carabinieri di Torino. In quella sede fu chiamato dal Gen. B. Carlo Alberto dalla
                                              Chiesa a far parte del Nucleo Speciale di Polizia Giudiziaria sino allo scioglimento dello stesso.
                                              Dal 1975 al 1976 resse il Comando della Sezione Speciale di Polizia Giudiziaria del Nucleo Inve-
                                              stigativo del Gruppo Carabinieri Napoli 1°, poi transitata con la denominazione Sezione Speciale
                                              Anticrimine alle dipendenze della 3^ Divisione Carabinieri «Ogaden», per essere nuovamente
                                              ricondotta nell’ambito del Gruppo di Napoli, ove prestò servizio sino al 21 novembre 1980. Da
                                              quella data transitò nei Servizi Informativi ove operò sino alla sua morte sopraggiunta l’11 set-
                                              tembre 2006. Per la meritoria attività investigativa svolta alle dipendenze del Gen. dalla Chiesa
                                              gli furono tributati 2 Encomi Solenni dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e 1
                                              Encomio solenne del Comandante della 3  Divisione Carabinieri «Ogaden».
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