Page 137 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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di sfiducia e malumore che, inevitabilmente, aveva riflessi sul senso della di-
sciplina e del dovere.
La seconda parte del rapporto del gennaio 1945 riguardava la situazione po-
litica nazionale, che era ancora gravata da una pesante atmosfera spiritualmente
negativa e piena di mistero, di scoraggiamento e di ansietà dove prevaleva solamente
un urgente interesse, quello della sopravvivenza…, con una diffusa sfiducia per i
partiti. I fascisti avevano cercato di costituire anche in Italia meridionale delle
cellule per rivivificare l’ideologia del regime. Secondo il controspionaggio, che
monitorava con attenzione questi avvenimenti, si poteva intuire una certa con-
sequenzialità tra alcuni lanci di paracadutisti nemici, avvenuti in quel mese, e
le sommosse scoppiate soprattutto in Sicilia (separatismo) e in Sardegna (mo-
vimenti autonomistici riguardanti soprattutto una indipendenza amministrativa
senza aspetti politici come in Sicilia – a giudizio dei redattori del rapporto). 80 80 NAUK, WO/12385,
Seguivano notizie varie sulle ‘voci’ raccolte per le quali non era stato ancora 7 novembre 1946.
possibile trovare conferme e un’analisi dello stato d’animo della popolazione. 81 81 NARA, RG 226,
L’attività generale era allora intesa come neutralizzazione delle infiltrazioni NND – 917174, 19
luglio 1945.
spionistiche avversarie e come studio dei metodi informativi tedeschi.
Nel 1946 i rapporti mensili, mantenendo lo stesso schema redazionale di
quelli dell’anno precedente, iniziarono a cambiare nei contenuti e l’analisi sulla
situazione italiana si fece sempre più attenta e profonda, di grande interesse
per lo studioso anche per la lineare correttezza delle valutazioni sulle tendenze
della popolazione e dei partiti che andavano emergendo in particolare, futuri
protagonisti del panorama politico italiano.
Prendendo ad esempio il mese di gennaio, era invece mutato, un anno
dopo, lo spirito della seconda parte del rapporto. Ai fini della sicurezza, la
situazione locale risentiva degli avvenimenti mondiali; della posizione futura
dell’Italia riguardo alla politica internazionale nel forte contrasto che andava
emergendo, a fine conflitto, tra anglo-americani e sovietici per l’applicazione
degli Accordi di Potsdam del 1945 e per la definizione dei termini della pace
con l’Italia. Gli avvenimenti interni (influenza comunista, separatismo sicilia- 82 Cfr. AA.VV., L’Ita-
82
no, autonomismo sardo), la difficile situazione economica (licenziamenti, rim- lia nel dopoguerra. Il
trattato di pace con
patrio di prigionieri, smobilitazione, ripresa economica incerta e mancanza di l’Italia, Ministero
posti di lavoro) erano molto seguiti così come i futuri rapporti con gli alleati e della Difesa, Com-
missione Italiana di
il loro impatto sulla pubblica opinione. Nel rapporto del gennaio1946, infatti, Storia Militare, Ro-
ma, 1998, p. 16-64.
viene ben spiegata l’attività svolta per la sicurezza del territorio nazionale, con
la considerazione finale che l’attività di C.S. si era orientata dal quel mese in
poi (1946) a compiti che richiedevano una più oculata e specifica tecnica professiona-
le ed una maggiore sensibilità direttiva.
Il conflitto era terminato e la ricostruzione doveva iniziare, quella degli es-
seri umani e quella del territorio.
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