Page 152 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Gli ufficiali e gli uomini che si sarebbero occupati dell’intelligence militare
                                   dovevano essere tratti dal personale del Battaglione 808° C.S. (tutti Carabinie-
                                   ri) che stava operando sotto il Quartier Generale delle Truppe Alleate; sareb-
                                   bero entrati a far parte del Ministero della Guerra ma, condizione importante,
                                   dovevano uscire dai  ruoli dell’Arma.
                                      L’opinione italiana, espressa dal colonnello De Francesco e dai tenenti co-
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                 94   Aveva  precedenti   lonnelli Paolo Ducros  e Vincenzo Pasquale, era contraria a questa divisione.
                   esperienze  nel  set-
                   tore   informativo.   Costoro avevano ben spiegato e messo nero su bianco quale fosse il ruolo tradi-
                   Prima  dell’8  set-  zionalmente istituzionale e la specialità operativa dei Carabinieri: nell’esigen-
                   tembre 1943 era sta-
                   to  Capo  del  R.I.E.   za italiana, dovevano continuare a fare polizia militare e controspionaggio.
                   dell’Esercito; dall’8
                   al 15 settembre era   Nonostante le opinioni diverse degli italiani, il colonnello Nichols continua-
                   in missione  specia-  va a raccomandare, anche in successivi documenti, che:
                   le in Tunisia. Aveva
                   raggiunto  Brindisi   a)  fossero gli italiani a stilare il progetto operativo per il loro Servizio Infor-
                   dove,  assegnato  al   mazioni;
                   S.I.M.  ricostituito,
                   vi dirigeva il Setto-  b)  confermava l’esigenza che non fosse loro permesso di condurre attività
                   re Logistico.
                                         informativa fuori dall’Italia;
                                      c)   ribadiva il concetto che la sicurezza nell’Esercito fosse assicurata da per-
                                         sonale selezionato e addestrato soltanto per quell’impiego e che non fos-
                                         sero o fossero stati membri del Battaglione 808° C.S. o Carabinieri;
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                 95   In  altro  documen-  d)  sosteneva che l’Arma, che contava 75.000 unità,  dovesse essere staccata
                   to  americano  è  in-
                   dicato il numero di   dall’Esercito e collocata alle dipendenze del Ministero dell’Interno.
                   65.000 unità.      Il Battaglione 808° C.S. doveva rimanere operativamente sotto il controllo
                                   dell’A.F.H.Q. e sarebbe tornato nella responsabilità degli italiani al momento
                                   opportuno, sempre con la forte raccomandazione che le sue funzioni fossero
                                   assunte da una organizzazione civile senza alcuna connessione con l’Esercito
                                   o altra Forza militare.
                                      In  seguito  al  ‘promemoria  Nichols’,  in  una  riunione  dell’A.F.H.Q.  della
                                   M.M.I.A. del 20 luglio 1946,  fu deciso che in Italia poteva essere organizzato
                                   un nuovo Servizio di informazioni per l’Esercito; poteva comprendere anche
                                   il controspionaggio ma, accogliendo le raccomandazioni del Nichols (che evi-
                                   dentemente erano l’esplicitazione di concetti ricorrenti tra i vertici militari ame-
                                   ricani), questo Servizio non avrebbe avuto l’autorizzazione a operare contro
                                   organismi informativi stranieri e a impiegare propri agenti fuori del territorio
                                   nazionale. Avrebbe comunque avuto l’autorizzazione a usare codici e cifrari.
                                      Nonostante la raccomandazione che il Battaglione 808° C.S. rimanesse an-
                 96   NAUK,  WO204/   cora sotto il controllo degli alleati, il 2 luglio 1946  il colonnello George Smith
                                                                                    96
                   12385, 16 novembre   comunicò verbalmente al colonnello Pasquale, Capo dell’Ufficio ‘I’, che il Bat-
                   1946.
                                   taglione non sarebbe stato più controllato dalle forze alleate a far data dal 15
                                   agosto, per tornare sotto controllo italiano. In vista di questo cambiamento,
                                   Smith sollecitò il Pasquale a preparare un piano di riorganizzazione del Ser-
                                   vizio, che doveva includere la sezione controspionaggio da formare con quel
                                   personale ben conosciuto dagli alleati e quindi di garanzia per il proseguimen-
                                   to di un lavoro delicato e importante.





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