Page 153 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Gli italiani prepararono un promemoria e il colonnello Pasquale lo sotto-
pose a Smith il 7 luglio: lo schema includeva una seconda Sezione, la C.S.; gli
effettivi del Servizio avrebbero raggiunto le 650 unità in luogo delle 1.110 del
momento. Un prospetto più dettagliato fu redatto e sottoposto all’approva-
zione della M.M.I.A. aumentando il personale a 737 effettivi militari e 17 civili
(143 ufficiali, 404 sottufficiali, 190 elementi di truppa).
Ci fu una battuta d’arresto e di discussione sul numero del personale: infat-
ti, il 20 luglio la M.M.I.A. non accettò la cifra proposta dagli italiani (e suggerita
da Smith) e approvò quella ridottissima di 229 unità complessive, di cui solo
119 dovevano essere addette al C.S.
Questo si rileva dalla lettera del 26 luglio successivo diretta dall’A.F.H.Q. al
Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, che lo informava che il suo Ufficio avreb-
be ripreso il comando dell’ 808° C.S. il 15 agosto successivo, nulla menzionan-
do a proposito di una sua riduzione di personale rispetto al più consistente or-
ganico del periodo di controllo alleato. Si può leggere la spiegazione di questa
omissione in una lettera del 20 dicembre 1946, firmata dal responsabile del G-2
del Quartier Generale della M.M.I.A. Tempo prima, infatti, era stato ritenuto
che un numero superiore a 119 unità, permesso al controspionaggio italiano,
avrebbe potuto pregiudicare gli interessi alleati in Italia; le condizioni gene-
rali, però, erano cambiate e, molto probabilmente, le truppe alleate avrebbero
lasciato in breve tempo l’Italia e quindi non serviva porre una limitazione così
pesante, anche perché, tornata all’Italia la piena sovranità, quella limitazione
sarebbe stata subito rivista dal Governo italiano…
Nelle discussioni del luglio 1946, una delle condizioni, o meglio wishes per
la riconsegna del Battaglione era che continuasse comunque a fornire agli alle-
ati informazioni che potessero essere di loro interesse.
Il Battaglione 808° C.S., ormai sotto controllo italiano, venne sciolto ufficial-
mente il 1° dicembre quando, nella stessa data, fu integrato come Seconda Se-
zione nell’Ufficio ‘I’ dello Stato Maggiore dell’Esercito, che ne assumeva tutte
le funzioni.
Con la stessa nota che ufficializzava lo scioglimento del Battaglione, fu data
anche la nuova composizione dell’Ufficio Informazioni dell’Esercito e della Se-
zione C.S. Il personale del Battaglione sarebbe stato incorporato integralmente 97 NAUK, WO/12385,
97
nella Seconda Sezione di nuova costituzione. All’interno dell’Ufficio ‘I’ sareb- 7 novembre 1946.
Questa lettera non
bero stati creati: una nuova Sezione, la Quinta; un Reparto autonomo e una Se- risultava giunta uf-
ficialmente
alla
zione amministrativa che avrebbe provveduto alla gestione ordinaria e a quella M.M.I.A., ma rice-
dei fondi riservati. In sintesi, l’Ufficio ‘I’ avrebbe compreso un Capo Ufficio, un vuta per le vie brevi
dal colonnello Calò
Vice, una Segreteria, cinque Sezioni, una Sezione amministrativa e un Reparto dell’Ufficio Ordi-
autonomo. namento del Mini-
stero della Guerra.
La Prima Sezione comprendeva:
– 1° Gruppo, competente per la raccolta notizie e i Centri occulti;
– 2° Gruppo, per la raccolta notizie e gli addetti militari;
– un gabinetto chimico,
– due Centri periferici.
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