Page 158 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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zione C.S. non erano stati considerati molto efficienti. Ricordava ancora che la
Sezione, composta totalmente da Carabinieri (ufficiali, sottufficiali e truppa),
forniva risultati non soddisfacenti: il controspionaggio si appoggiava molto su
‘portieri d’albergo’, come fonti privilegiate e quindi, se non si fosse proceduto
ad un serio ricambio in quell’ufficio, tutto sarebbe rimasto a quel livello…
All’estensore del promemoria sembrava che l’attività informativa della po-
lizia fosse molto più efficiente e rappresentasse in quel momento il vero perico-
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102 Probabilmente lo per gli agenti stranieri; non sembrava esserci molto scambio di notizie tra
l’estensore del rap-
porto si riferiva al- la Seconda Sezione, di origine militare, e gli organi civili di ‘controspionaggio’
la Direzione Affa- e nessun coordinamento nelle azioni, a detrimento di possibili migliori risultati
ri Generali e Riser-
vati della Direzio- generali.
ne Generale di P.S.
che era stata rico- Dal punto di vista della penetrazione nelle reti spionistiche straniere, sem-
stituita nel 1946 e brava che poco venisse fatto, pur riconoscendo che il periodo era difficile, anche
un Servizio Infor-
mazioni Specia- a causa di aspetti politici particolari che riguardavano taluni Servizi segreti stra-
li che esisteva dal
1944. nieri e della presenza in Italia di molti rifugiati politici di difficile controllo.
Interessanti i commenti finali dell’ufficiale americano che, però, non sem-
brano del tutto coerenti con quello che aveva annotato nelle pagine preceden-
ti. Indicava che, in termini generali, esisteva una base per costruire un buon
Servizio informativo, anche per quanto concerneva il personale, ma esisteva
la duplice difficoltà, originata dalle tendenze politiche del Governo in carica e
dalla mancanza di risorse finanziarie. Era, però, quasi sicuro che nel prossimo
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