Page 161 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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La rete dei Centri C.S. era la seguente:
                        –  Bari: capitano Lo Sacco;
                        –  Bologna: maggiore Di Piazza;
                        –  Bolzano: maggiore Tucci;
                        –  Firenze: capitano Scafa;
                        –  Genova: capitano Tomaselli;
                        –  Napoli: maggiore Pecorella, dopo poco sostituito dal maggiore Valenti;
                        –  Palermo: capitano Fazio;
                        –  Roma: maggiore Piccardo e capitano Cardillo;
                        –  Torino: capitano Bonazzi;
                        –  Udine: maggiore Brunero;
                        –  Venezia: capitano Manes;
                        –  Svizzera: maggiore Dermidoff.
                        È facile notare che molti nomi di coloro che erano alla Centrale o dirigevano
                     i Centri C.S. avevano una lunga esperienza e, leali al Governo legittimo e alla
                     Monarchia, avevano assicurato un valido contributo agli alleati per la vittoria
                     finale sul territorio italiano.
                        Nel settembre 1948, nell’ambito dell’azione di adeguamento, vi fu l’istitu-
                     zione anche di una Sezione Addetti Militari per i rapporti con quelli italiani
                     all’estero e con quelli stranieri in Italia.




                     13. Qualche protagonista dei Centri C.S.

                        Prima di chiudere questo lungo capitolo sul difficile anche se proficuo pe-
                     riodo della collaborazione tra i Servizi alleati e il S.I.M, per meglio valutarne
                     alcuni aspetti può essere interessante fornire notizie più dettagliate sull’impe-
                     gno di alcuni dei protagonisti citati nelle pagine precedenti.                 105   La  scelta  dei  no-
                                                                               105
                                                                                                       mi non è stata fat-
                                                                                                       ta  arbitrariamente
                     Biagio Argenziano                                                                 ma sulla base delle
                                                                                                       notizie che è stato
                        Dal 1930 al 1933 Argenziano era stato nel Dodecaneso, Rodi e Lero, agli        possibile  trovare
                     ordini di Ugo Luca (v. sotto), quasi sicuramente coinvolto nelle attività infor-  nella  documenta-
                                                                                                       zione studiata, ita-
                     mative del suo comandante, anche se non incardinato nel S.I.M.                    liana e straniera.
                        Tornato in Italia nel 1934, dopo poco veniva inviato in Africa Orientale Ita-
                     liana e poi ancora nell’Egeo, fino alla vigilia della dichiarazione di guerra alla
                     Francia da parte dell’Italia, nel giugno 1940.
                        Argenziano iniziò ufficialmente il suo servizio presso il S.I.M. mobilitato nel
                     marzo 1941, trasferito a disposizione del Ministero della Guerra, per dirigere
                     il Centro C.S. di Bari che resse fino all’ottobre 1942. Da notare che fu a capo di
                     quel Centro nello stesso periodo in cui Luca, ufficialmente presso l’ambasciata
                     italiana di Ankara, si aggirava per i Balcani in missioni riservate e quel Centro
                     su territorio italiano era strategico per l’attività informativa in quel settore.
                        Il 20 ottobre 1942 Argenziano fu trasferito al Centro di Verona dove si tro-





                                                                             Il s.I.M. In ItalIa               161
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