Page 156 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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rante le ostilità, ma si pensava che presto avrebbe assunto altri compiti;
– la Seconda continuava a occuparsi di controspionaggio, come da tradi-
zione;
– la Terza ricercava e diffondeva informazioni ricevute di natura milita-
re, relative a stati esteri (era caduta la preclusione del precedente agosto
sull’attività per l’estero e all’estero);
– la Quarta era responsabile per i codici, la cifra, l’addestramento per gli
ufficiali ‘I’, pubblicazioni segrete e riservate e intercettazioni. Il Servizio
per le intercettazioni doveva essere migliorato con nuovi e più moderni
dispositivi che avrebbero permesso di individuare i radiotrasmettitori
all’avanguardia;
– il Gruppo amministrativo, infine, si occupava di amministrazione del
personale, le razioni etc;
99 NAUK, WO/12385, – una Sezione specializzata per la crittografia era in programma. 99
29 gennaio 1947. Per
i dettagli dell’orga- Questa era l’organizzazione approvata dagli alleati, che differisce in alcune
nizzazione dell’Uf- parti da quella che invece trova riscontro nei documenti italiani del Fondo S.I.M.
ficio ‘I’, secondo i
documenti italiani, nell’Archivio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito. Bisogna in merito con-
v. M. G. Pasqualini,
Carte Segrete…, cit., siderare l’estrema fluidità della situazione e la quasi certezza che i cambiamenti
vol. II, p. 272 e ss. potevano essere rapidamente apportati visto che l’autonomia, quantomeno for-
male, del Servizio e delle Forze Armate era ormai stata raggiunta.
Gli alleati si rendevano finalmente conto che il personale impegnato nell’in-
telligence militare dell’Esercito era stato selezionato e al momento era il miglio-
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