Page 226 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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37   AUSSME,  Fondo   luglio 1943 lo definiva sedicente industriale e commendatore… dava l’impressione
                  S.I.M., 1^Divisione, 3
                  luglio 1943.     di essere uno scaltro avventuriero e millantatore, capace di ogni losca attività. Aveva
                38   Brian  Sullivan,  Soviet   dichiarato di avere l’appoggio di alte personalità e di aver lavorato per il S.I.M.
                  penetration of the Italian
                  intelligence  service  in   ma a Bologna le sue affermazioni non furono prese sul serio… però in questo
                  the 1930’s, ‘Storia del-
                  lo spionaggio’, a cura   caso Francesco Costantini aveva detto la verità o almeno una parte di essa. 37
                  di Tomaso Vialardi di
                  Sandigliano e Virgilio   La vita dei fratelli Costantini e i loro rapporti con servizi informativi milita-
                  Ilari, Atti della Tavola
                  Rotonda, Biella, 23 set-  ri non è così semplice da capire come potrebbe apparire dai pochi documenti
                  tembre 2005, Saviglia-  italiani che li riguardano o da quelli americani.
                  no, 2006, p. 83-104. In
                  questo saggio il Sulli-  I due fratelli erano in realtà dei professionisti del mestiere di informatori e
                  van riferisce che dopo
                  un  primo  periodo  di   abili ‘doppiogiochisti’:  molte notizie che li concernono sono raccolte nei docu-
                  apertura agli studiosi
                  anche stranieri, gli Ar-  menti conservati a Mosca, come ha riferito in un suo saggio lo studioso ameri-
                  chivi  sovietici  sareb-
                                                       38
                  bero stati resi di nuovo   cano Brian Sullivan,  basandosi su quanto provato dagli Archivi Mitrokhin.
                  difficilmente  accessi-
                  bili. E’ molto probabile   Francesco,  oltre  a  collaborare  con  il  S.I.M.,  aveva  fornito  gli  stessi  docu-
                  che documenti italiani   menti ai sovietici, con il nome di copertura di Duncan. Mentre gli atti italiani
                  si trovino in quegli Ar-
                  chivi: documenti pre-  sostengono che Francesco Costantini perse il suo lavoro presso gli inglesi nel
                  si  dai  Sovietici  quan-
                                                                                                              39
                  do entrarono in Berli-  1931, i documenti sovietici indicano invece che lo avrebbe perso nel 1936.
                  no e occuparono una
                  parte del Reich scon-  Francesco aveva iniziato a lavorare per i sovietici nel 1924: era un semplice
                  fitto, documenti che a
                  loro  volta  erano  stati   usciere dagli inglesi ma nonostante tutto aveva accesso a segreti diplomatici di
                  sequestrati dai nazisti   un certo rilievo anche perché, almeno fino alla seconda guerra mondiale, nelle
                  negli  archivi  romani,
                  al momento della loro   ambasciate inglesi all’estero non vi era un addetto alla sicurezza e nemmeno
                  occupazione del terri-
                  torio italiano, dopo l’8   uno speciale ufficio deputato alla tutela del segreto.
                                                                                      40
                  settembre 1943.
                39   Christopher  Andrew   Nella V sezione del Secret Intelligence Service inglese (S.I.S.), si dedicava
                  e Vasili Mitrokhin, The   principalmente al controspionaggio e al contrasto al mondo comunista il mag-
                  KGB in Europe…, cit.,
                  p. 761-2.        giore Valentine Vivian , che aveva già sottolineato nel 1927 la mancanza di
                                                          41
                40   Cfr.  Christopher  An-
                  drew, The Defence of the   sicurezza nelle due ambasciate a Roma. Individuò nel 1937 proprio in Secondo
                  Realm.  The  authorized
                  History  of  MI5,  Lon-  Costantini l’agente italiano del S.I.M. che violava alcuni segreti, non compren-
                  dra, 2009, p. 174 e ss.   dendo peraltro che erano implicati anche i servizi sovietici, per i quali Secondo
                41   La  sezione  era  stata
                  istituita nel 1925 e fin   era l’agente ‘Dudley’: l’ambasciatore rifiutò di credere a questa possibilità tan-
                  dagli inizi ne era sta-
                  to a capo il maggiore   to da invitare Secondo e sua moglie ad assistere alla cerimonia dell’incorona-
                  Vivian, che mantenne                                           42
                  l’incarico fin quasi al-  zione di Giorgio VI a Londra nel maggio 1937.
                  la fine del conflitto.  Nell’opinione di Vivian, fu probabilmente Francesco a fornire i primi due
                42   Christopher  Andrew,
                                                                                  43
                  Secret Service. The Ma-  cifrari ‘Codice R’ nel 1925 al S.I.M. (e ai sovietici ), coinvolgendo il fratello Se-
                  king  of  the  British  In-
                  telligence  Community,   condo, che fu quindi arruolato dal Servizio italiano, certamente non nel modo
                  Londra, 1991, Sceptre,
                  terza edizione econo-  che aveva riportato nel suo interrogatorio ma perché già ben conosciuto ai Ca-
                  mica, p. 568 e ss.  rabinieri che si occupavano di controspionaggio. 44
                43   I  sovietici  comprese-
                  ro, probabilmente nel   Dunque, rivedendo le date, Francesco aveva collaborato con il S.I.M. uffi-
                  1928, che Secondo Co-
                  stantini forniva docu-  cialmente almeno fino al 1931, secondo la lettera di Talamo; il fratello, inve-
                  menti anche agli italia-
                  ni,  ma  l’agente  Dun-  ce, avrebbe iniziato la sua attività per gli italiani nel 1935-1936. In altre carte
                  can (Francesco) rima-  sembrerebbe invece che Francesco avesse lavorato fino al 1936 all’Ambasciata
                  se per loro una fonte
                  assolutamente prima-  inglese: comunque ambedue fornirono documenti anche ai sovietici, mentre
                  ria  per  la  qualità  dei
                  documenti che riusci-  collaboravano con il S.I.M. e almeno, stando ai documenti reperiti, non sembra






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