Page 229 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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persona conosciuta e influente... Nella pagina a
In una informativa del maggio 1945, risultava alla Commissione Alleata fianco:
che in seguito a indagini, dal giugno 1940 al settembre 1943, il Salazar aveva la pagina iniziale
del fascicolo
lavorato per il S.I.M., collaborando direttamente con il colonnello Fettarappa- riguardante il
Sandri (conosciuto nel 1928 o 1929 e da lui reclutato come agente) e quindi col- Conte Salazar.
luso con il regime fascista; per questa sua posizione, secondo la legge inglese,
poteva essere incriminato per collaborazionismo con i nemici degli alleati e
attività contro la Monarchia britannica.
Il colonnello Mario Bertacchi, che dal 7 luglio 1941 al giorno dell’armistizio
era stato a capo della Sezione ‘Bonsignore’, aveva confermato che il Salazar era
stato utilizzato dal S.I.M. come agente per ottenere informazioni nell’Amba-
sciata della Gran Bretagna presso la Santa Sede e per fornire false notizie a quel
Capo Missione, del quale Salazar sosteneva di essere divenuto molto amico. 50 Dichiarazione fir-
50
Bertacchi dichiarò anche che, a sua conoscenza, il Conte non aveva ricevuto mata del colonnel-
lo Bertacchi e re-
uno stipendio mensile ma che il Servizio aveva pagato i suoi ‘onerosi’ conti di sa in data 11 apri-
le 1945, in NAUK,
alberghi e ristoranti. HO45/25807.
Il Salazar era divenuto, probabilmente, agente o, meglio, informatore del
S.I.M. dopo il suo arresto a Torino il 13 giugno 1940, eseguito dalla polizia
politica perché cittadino britannico e quindi soggetto a internamento e comun-
que era già all’attenzione sia dell’O.V.R.A sia del S.I.M. a cui aveva già offerto
i suoi servigi, peraltro rifiutati, nel 1935: lo si sospettava di doppio gioco per
i britannici. In occasione del suo arresto, era stato interrogato a lungo da uffi-
ciali del S.I.M. e lì era avvenuto il suo ‘arruolamento’, dopo una prigionia di
settantacinque giorni.
Secondo Bertacchi, il Salazar non aveva mai trasmesso notizie importanti
ma solo pettegolezzi. L’ufficiale italiano affermò che non si era mai fidato del
Salazar, essendo convinto che facesse il doppio gioco, tanto che nel settembre 51 NAUK, HO45/
1943, quando costui gli fece arrivare tramite emissari la proposta di entrare in 25807. Un suo
corposo fascico-
una rete di intelligence ‘underground’, nella quale era coinvolto anche il Fetta- lo si trova anche
rappa-Sandri, Bertacchi declinò decisamente di farne parte; del resto, anche in nell’Archivio Cen-
trale dello Stato
tempi precedenti, si era sempre rifiutato di conoscerlo personalmente. (ACS), Ministe-
ro dell’Interno, Di-
Bertacchi confermò che il 10 agosto 1943 gli aveva fatto chiedere, tramite il rezione Generale
Fettarappa-Sandri, di incontrarsi con l’ambasciatore inglese, Sir D’Arcy Osbor- della Pubblica Si-
curezza, Divisio-
ne per trasmettergli verbalmente alcune proposte di pace da parte del Mare- ne Polizia Politica,
fascicoli persona-
sciallo Badoglio; la richiesta non aveva avuto esito positivo. li, b. 86/A., come
Altri documenti del Ministero dell’Interno fascista, in mano agli inglesi, ricordato anche in
Silverio Corvisie-
confermavano che il Conte, nel febbraio 1941, era in contatto con il S.I.M. per ri, Il mago dei gene-
rali. Poteri occulti
un lavoro di natura ‘delicata’ per il quale doveva necessariamente recarsi a nella crisi del fasci-
smo e della monar-
Roma: anzi a tal fine veniva richiesto alle omologhe autorità romane di presta- chia, Roma, 2001,
re la dovuta assistenza nell’espletamento della missione. 51 p.114-126. Il Corvi-
sieri tratta del Sa-
Verso la fine del 1944, Salazar iniziò ad essere coinvolto anche nelle vicen- lazar solo in base
de politiche italiane: nel settembre aveva convocato una riunione alla quale ai documenti ita-
liani.
Il s.I.M. per l’estero e all’estero 229