Page 282 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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con il nome di Gaspar Sola o Gaspar Larreta e con il cognome di Darripa.
A Tangeri aveva operato per un certo periodo, dopo il 1938, anche Dante
Brancolini, che era stato il capo dell’intelligence militare nel Marocco francese
da dove era stato espulso nel luglio del 1938. Nel maggio 1943 aveva lasciato
il Marocco spagnolo per Siviglia, rientrandovi dopo poche settimane per rima-
nere poi fedele a Mussolini dopo il 25 luglio.
Frequentava il Consolato di Tangeri ma era impiegato in quello di Casablan-
117 A volte è scritto ca, Mario Battaggion (o Battaggione), che si presentava come corrispondente
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Battagion con una
‘g’. speciale de ‘Il Popolo d’Italia’ e de ‘L’agenzia Quotidiana’ di Casablanca, città
ove lo si incontrava frequentemente nella sede del Fascio di cui era membro. La
linea di azione del Battaggion consisteva nel fare numerose visite a Gibilterra
(dove era seguito in ogni momento dal controspionaggio inglese), facendo uso
di quattro passaporti italiani diversi; andava in giro per le banchine del porto
raccogliendo notizie militari; in città frequentava caffè e cabarets, con contorno
di personale femminile dalle strane e false nazionalità, e con occupazioni tipi-
che di quei luoghi, nella speranza di carpire notizie rilasciate dai marinai che li
frequentavano. Battaggion era particolarmente interessato all’attività francese
nella zona del Marocco spagnolo e si diceva che fosse in contatto con agenti
francesi che gli consegnavano documenti, ai quali le autorità italiane erano in-
teressate, che comprovavano il contrasto francese al fascismo.
Nella compagine del Luccardi c’erano anche altri agenti che si riteneva fos-
118 NAUK, KV3/348, sero utilizzati: Octavio Gaetano, un certo ‘Tommaso’ Petri e un certo Girella,
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10 maggio 1945.
occasionalmente corrieri verso Gibilterra e altri centri.
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119 AUSSME, Fondo I Petri erano due fratelli da tempo residenti a Tangeri ove gestivano una
S.I.M, 1^ Divisio-
ne. agenzia di trasporti e navigazione.
Uno dei due aveva collaborato con la ‘Bonsignore’ prima dell’armistizio e
era ritenuto, come il fratello, intelligente e capace.
Dopo l’armistizio erano rimasti ardenti e pericolosi fascisti repubblicani.
Con il Ravella avevano organizzato un gruppo dissidente e erano membri
del Direttorio del Fascio; continuavano nell’attività di spionaggio insieme al
Revella, questa volta però probabilmente integrati nel Servizio tedesco ormai
nemico.
A Malaga, durante la guerra spagnola, operava come console, Tranquillo
Bianchi che, sempre secondo gli inglesi, utilizzava ampiamente la sua posi-
zione diplomatica per ottenere numerose informazioni di carattere militare.
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120 NAUK, KV3/348, Lasciata la Spagna nell’agosto 1939 era poi andato in Brasile come console ita-
10 maggio 1945.
liano a Belo Horizonte da dove era stato rimpatriato con altri diplomatici ita-
liani nel maggio 1942.
Era tornato all’attenzione di Londra perché nel 1945 si era ripresentato a
Malaga con la famiglia e aveva chiesto di poter risiedere ad Algeciras, auto-
rizzazione che non gli era stata concessa. Una volta schedati, non si usciva
facilmente dagli archivi dell’MI6.
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