Page 34 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Manca la copia completa del progetto ma dall’analisi dei due organigrammi
allegati si possono ricavare alcuni dettagli.
In sintesi il progetto elaborato prevedeva, per i servizi informativi offensivi,
due possibilità.
Primo caso: la ricerca, la raccolta delle notizie e il servizio di controspio-
naggio, erano funzioni accentrate nella Direzione Centrale dei Servizi Segreti
(D.C.S.S.), (con dipendenza diretta dal Capo del Governo), che coordinava
l’azione di tutti i servizi informativi, anche civili – è scritto espressamente –
che assumessero anche quelle competenze un po’ particolari evidenziate con
la necessità di creare un organo preposto ad attentati, sabotaggi e propaganda
disfattista. Dunque la D.C.S.S. doveva dirigere l’attività della:
a) Divisione Informazioni Militare (D.I.M.) e la Divisione Controspionag-
gio (C.S.) con le relative dipendenze dai Servizi informativi dei Ministeri
della Guerra, della Marina e dell’Aeronautica;
b) Divisione Informazioni politico-commerciali dalla quale dovevano di-
pendere i Servizi ‘I’ dei Ministeri e degli Enti Civili;
c) Divisione attentati e sabotaggi;
d) Divisione Propaganda Disfattista.
Secondo caso: le funzioni militari (ivi compreso il controspionaggio) non
erano accentrate nella D.C.S.S., ma nella D.I.M. che aveva, oltre la dipendenza,
il coordinamento dei Servizi di Informazione delle singole Forze Armate i qua-
li avrebbero continuato a svolgere la funzione offensiva e difensiva, disponen-
do in piena autonomia di uomini e mezzi. Anche in questo caso erano previste le
altre tre divisioni ‘civili’.
Questa seconda opzione era considerata un sistema raccomandabile di co-
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20 Sic nel testo origi- ordinamento stretto e automatico, mentre la prima ipotesi era considerata un
nale. sistema meno stretto.
Prevedeva altresì elementi segreti di quei Servizi con duplice dipendenza:
dalla D.C.S.S., per bilancio, impieghi speciali e, almeno in parte, per recluta-
mento e addestramento; dal Capo dei singoli Servizi per l’impiego ordinario.
Per i servizi difensivi il progetto prevedeva che quello di polizia militare
(passivo) poteva continuare ad essere svolto in pace e in guerra dai vari co-
mandi e dai loro organi informativi, senza la necessità di crearne di nuovi; per
il controspionaggio, il progetto proponeva di affidarlo ad enti civili (Direzio-
ne Generale della Pubblica Sicurezza) come in Francia. Il progetto osservava,
peraltro, che il servizio di controspionaggio non poteva avere una divisione
territoriale o essere articolato per singole Forze Armate, come, di fatto, era in
quel momento.
Il sistema delineato aveva pregi e difetti di ordine generale, di ordine con-
tingente e di ordine morale e le proposte elaborate sulle modifiche del proget-
to riguardavano soprattutto la posizione degli organi di controspionaggio nei
nuovi vertici direttivi, prospettando, ad esempio, l’inserimento nella Divisione
34 Carte segrete dell’IntellIgenCe ItalIana