Page 35 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Informazioni Militari della D.C.S.S. di una Sezione C.S. per il collegamento fra
il Servizio C.S. con ministeri e enti civili interessati; l’attribuzione al Servizio
Informazioni dell’Esercito dell’intera attività di controspionaggio esercitata da
una sua Arma, quella dei Carabinieri Reali che già la svolgeva; lasciare presso
i Servizi Informativi della Marina e dell’Aeronautica le Sezioni di controspio-
naggio, di collegamento con il Servizio Informazioni dell’Esercito, per le que-
stioni di controspionaggio interessanti, singolarmente o insieme, quelle Forze
Armate. 21 21 I dettagli del pro-
getto di unificazio-
ne sono stati espo-
sti e analizzati in M.
G. Pasqualini, Car-
4. I Centri all’estero te segrete…, cit., vol.
II, p. 76-85.
L’argomento affidato a Tripiccione nel Corso Informatori riguardava: “I
Centri all’estero in tempo di pace e in tempo di guerra”: trattando questo ar-
gomento per i frequentatori, egli fornisce allo studioso anche alcuni preziosi
dettagli su quello che era stato fatto durante il primo conflitto mondiale.
Purtroppo non è possibile stabilire con certezza la data in cui questi appunti
furono redatti o dattiloscritti: considerando che il Tripiccione è indicato con il
grado di maggiore nell’elenco dei relatori, la stesura di queste note fu effettua-
ta presumibilmente tra il 1929 e il 1932/1933.
L’allora maggiore suddivise le lezioni in quattro momenti diversi: importan-
za dei Centri all’estero, compiti, organizzazione, funzionamento. Interessanti
dunque le sue idee sui Centri all’estero, perché dopo pochissimi anni sarebbe
andato a dirigere proprio il S.I.M., dando nuova linfa a quel settore sulla scia di
quanto attuato dai suoi predecessori, Mario Vercellino, a capo del Servizio dal
giugno o luglio 1929 fino al 15 settembre 1931 e Vittorio Sogno, dal 16 settem-
bre 1931 al 15 gennaio 1934, senza dimenticare Roatta che, nel bene e nel male,
impresse una forte spinta all’organo informativo. Anche per questa ragione 22 Roatta assunse uf-
22
sembra utile soffermarsi su quanto reperibile nelle ‘Carte’, perché indicativo di ficialmente la di-
rezione del S.I.M. il
sistemi operativi utilizzati in quel tempo nel Servizio. 16 gennaio 1934; la
mantenne almeno
Per Tripiccione i Centri di controspionaggio all’estero dovevano essere fun- formalmente fino
zionanti sia in pace sia in guerra, anche se con organizzazione e compiti dif- al giugno 1937. Chi
scrive non ha al mo-
ferenti. La loro importanza e la loro necessità erano in funzione di molteplici mento rintracciato
alcun documento
fattori. concernente il gior-
Uno di questi derivava come conseguenza dai trattati militari (che andavano no preciso dell’as-
sunzione dell’inca-
studiati approfonditamente), dalle clausole dirette verso questo o quello stato, rico da parte di Tri-
piccione.
delle quali si poteva stabilire la reale portata solo per mezzo di organi molto sen-
sibili dislocati in determinate località… costituiti dalle ‘antenne’ all’estero. Altro
aspetto interessante per valutare le potenzialità dei Centri era la possibilità di
poter studiare i contratti delle forniture belliche, nei quali molto spesso si cela-
va il loro utilizzo finale, viste le cautele da parte di chi li sottoscriveva affinché
restassero segreti: quanto acquistato poteva dunque rivelare, qualora i contratti
fossero stati analizzati nella loro completezza e eventuali integrazioni, qualche
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