Page 16 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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a)  offensivo, come si è detto, nel PR 9 (27 maggio 1935-1938?) contro la coalizione
                austro-tedesco-iugoslava, mediante «un attacco di sorpresa spinto rapidamente a
                fondo»;
             b) offensivo alla frontiera orientale e «difensivo- attivo»(?), alla frontiera occidentale
                nel PR 10 (9 aprile 1936- 19 aprile 1940) contro una coalizione franco-iugoslava;
                l'offensiva contro la Iugoslavia venne meglio definita nel PR 10 (25 giugno 1936)
                secondo le seguenti modalità: attacco principale lungo la linea Lubiana-Zagabria
                sorretto da due azioni laterali su Karlovac  e lungo la Drava;
             c)  difensivo alla frontiera occidentale e nel Mediterraneo, offensivo in Africa setten-
                trionale nel PR 12 I• edizione (l gennaio 1938- marzo 1939) sia contro una coa-
                lizione franco-britannica che contro una sola delle due Potenze da. colpire, data
                la Gran Bretagna nemica più con una «azione offensiva decisiva» in Egitto (la
                prima, vera, grande novità nello scenario strategico-militare italiano da mezzo se-
                colo a quella parte, dovuta alla rottura del quadro di riferimento determinata da
                una parte dalle più strette relazioni con la Germania [Asse], dall'altra dal miglio-
                ramento di quelle con la Iugoslavia che dopo otto anni allontanava la minaccia
                di una guerra su due fronti  terrestri);
             d) difensivo  delle  posizioni  centrali  fortificate  a  protezione  della  zona  Durazzo-
                Tirana-Devoli-Valona di una Albania alleata nel caso di una offensiva greca nella
                Esigenza AG (20 ottobre  1938);
             e)  offensivo nel settore carinziano ~ obiettivo principale Innsbruck - nei confron-
                ti della Germania dopo 1J1nschluss nel PR  16  (in bozza nel giugno  1938),  mai
                diramato per «ragioni di opportunità politico-militari», ma ancora valido nel no-
                vembre  1939.


                  Alla indeterminatezza voluta dei piani di radunata si possono sottrarre indica-
             zioni sugli obiettivi intorno alle quali è possibile raccogliere in sintesi coerente qual-
             che elemento.
                  La off~::nsiva fu  riservata (e predisposta) ai territori austriaci della Germania,
             alla Iugoslavia continentale ed insulare (isole zaratine nella Esigenza A Z), alle colo-
             nie ed ai territori sotto controllo britannico in Nord Africa. Fu es,çlusa invece per
            · il territorio francese metropolitano e nordafricano. I fini di quelle offensive appaio-
             no .  di tre tipi:
             a) 'portare la guerra in territorio nemico;                 .
            · b) oonquistare territori necessari ad uno stabile rafforzamento della presenza italia-
                na (isole  zaratine);                       ·
             c)  mirutcciare o controllare centri urbani di rilievo politico, demografico, economico
                o  strategico (Lubiana,  Zagabria,  Innsbruck,  Alessandria d'Egitto).


                  Conclusa l'alleanza con la Germania la pianificazione operativa ne subì il con-
             .traccolpo immediato:
             a)  ·col pel;liurare a livello di bozza. del PR 16;     .
             b)  soprattutto con le modifiche apportate al  PR 12,  consistenti
              l)  nel considerare la Germania alleata;
             2)  nell'abbandonare l'ipotesi di guerra offensiva contro le posizioni inglesi nella zo-
                na del-Canale di Suez;    ·

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