Page 19 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 19

ste» effettuate. Nel caso dell'insuccesso cui si andò incontro, ed anche senza gli esiti
           ulteriori e più gravi dovuti al proseguimento della guerra, l'offuscamento dell'imma-
           gine della potenza italiana avrebbe seriamente ostacolato il rilancio di una· politica
           di espansione da p~rte di Mussolini, condotta facendo ricorso ad uno spregiudicato
           «uso del potere» sostituto validissimo, secondo Edward Luttwak, della strategia di-
           retta. Alla quale soltanto potè essere affidata - a quel punto - la speranza di ri-
           prendere quella politica.  Ragionando  sugli  obiettivi dei piani della guerra voluta
           credo  sia possibile  individuare  se  non  un  disegno  preciso  del  progetto  politico-
           strategico almeno un orientamento certo verso l'orizzonte contro il quale il progetto
           ·si stagliava. le Campagne in Egitto, Grecia (con l'obiettivo di annettere le isole io-
           niche) e Iugoslavia, avrebbero consentito in caso di vittoria finale (e di successo mi-
           litare), tenuto conto delle mire su Malta e sulla Corsica, nonché del controllo dell'E-
           geo, lo sviluppo di un imperialismo italiano di carattere spiccatamente insulare. Uni-
           to alle rafforzate posizioni in Nord Africa e nell'Impero (base per la futura espan-
           siòne nell'Oceano Indiano) avrebbe strappato definitivamente l'Italia da quella nic-
           chia geopolitica europea e continentale dove le origini dello Stato unitario ed ancora
           le vicende del primo conflitto mondiale l'avevano collocata.
               Mi sembra insomma che a fianco della espansione politico-economica nell'area
           danubiano-balcanica possa intravedersi anche l'attrazione esercitata da un più mo-
           bile orizzonte insulare e  marittimo (non incompatibile con la prima) quale  teatro
           di una politica di potenza che ricercava con attenzione le linee di minor resistenza
           nei confronti non soltanto delle Potenze «stabilite» ma anéhe di quella sfrenatamen-
           te «revisionista» che Mussolini aveva  scelto come pericoloso alleato.




























           Nota:
           Per i riferimenti alle  linee  interpretative qui presentate ed alle  fonti  adoperate si  veda:
           F.  Minniti, Profilo della iniziativa strategica italiana dalla  «non belligeranza» alla «guerra parallela», ·in
           «Storia·contemporanea»,  1987,  n.  6;                                  .
           F. Minniti, Piano e ordinamento nella prqH~razione italiana alla guerra negli anni Trenta,  in «Dimensioni
           e problemi della ricerca storica»,  1990, n.  l;
           F.  Minniti,  Piano  di guerra  (1870-1940),  in Storia  militare ita/iami  1796-197J,  Roma,  1990.

                                                                                   17
   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23   24