Page 207 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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MATERIE PRIME E ARMAMENTI.
ASPETTI MILITARI ED ECONOMICI DELLA
POLITICA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI NEL 1941
FORTUNATO MINNITI
Andrea Curami chiudeva un anno fa la sua relazione sugli approvvi-
gionamenti di materie prime citando un passo di un articolo di Luigi Ei-
naudi che chi vi parla aveva invece scelto per aprire un discorso sul ruolo
delle materie prime nella preparazione dell'economia alla guerra. Proprio
per sottolineare le conclusioni raggiunte, Curami assolutizzava il giudizio
di Einaudi sulla inesistenza di un problema delle materie prime mentre
per giungere alle mie occorreva, ed occorre ancora, relativizzarlo - collo-
carlo cioè storicamente ed interpretarlo - perché appaia evidente l'in-
tento polemico del contenuto di quel giudizio ed il senso di vero fastidio
che determinò la forma nella quale fu espresso. Fastidio che Einaudi non
fu, e non è, il solo a provare. Vi è stato infatti un fastidio cronologicamen-
te precedente, quello volontariamente procurato in Mussolini da Favagrossa
"per frenarlo", come scrisse, con l'uso strumentale delle difficoltà di ap-
proviggionamento. E ve ne è stato, e ve ne è, un terzo, suscitato dallo stes-
so Favagrossa nei lettori della sua autodifesa con la quale egli ha rovesciato,
e rovescia, su di essi le stesse argomentazioni di allora ed allo stesso fine:
coprirsi dietro un determinismo economicistico storicamente, prima che
scientificamente, inaccettabile. Certamente la strumentalità di tale atteg-
giamento se non è attenuata è però resa comprensibile dal fatto che gli
approvvigionamenti furono gestiti da Favagrossa come una operazione di
grande intendenza, cioè come se una parte significativa del settore indu-
striale potesse essere orientata e controllata con i criteri con i quali si di-
stribuivano alle truppe scarpe e coperte. Questa impostazione va fatta
risalire in parte alla persona, perché Dallolio aveva nei riguardi delle esi-
genze produttive altra attenzione ed altre capacità, che erano quelle del
tecnico di produzione, le quali non furono proprie del suo successore. Fa-
vagrossa si limitò ad essere - ed a suo modo forse bene - un grande
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