Page 254 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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I BOMBARDAMENTI SULLE CITTÀ ITALIANE
MARlA GABRlELLA PASQUALINI
I bombardamenti che già avevano infierito sulle città italiane negli
anni precedenti, assumono nel 1943 una violenza mai prima registrata
e, a causa dell'andamento delle vicende politiche e belliche, le bombe, che
si rovesciarono su quasi tutte le città e i punti militari strategici italiani,
producendo grandi distruzioni materiali e un impressionante numero di
vittime civili, non furono più solo anglo-americane, ma anche tedesche:
l'anno in questione viene definito sovente la "Via Crucis" del popolo ita-
liano,(!) l'anno della svolta fondamentale nel corso della guerra, (2) l'anno
in cui il volume delle rovine materiali è più ingente che nel passato e il
numero delle vittime civili più alto.<3) I bombardamenti delle città costi-
tuiscono uno dei fatti nuovi di questo conflitto mondiale, che non trovava
riscontro nelle forme di guerra attuate precedentemente, dovuto anche al
veloce progresso tecnico raggiunto dall'aviazione nel breve periodo tra la
prima e la seconda guerra mondiale: in gran numero le città erano state
attaccate direttamente e la popolazione civile non era stata risparmiata.
Il 1943 è anche l'anno in cui si manifesta chiaramente il dissenso
della base al governo del regime fascista; il consenso popolare crolla pro-
prio nei ricoveri, il più delle volte inadeguati e fatiscenti e, per la prima
volta nella storia del regime, si verificano massicci scioperi da parte delle
(l) Cfr. G. Bonacina in Obiettivo Italia. l bombardamenti aerei delle città italiane dal 1940
al 1945, Milano, 1970, p. 163.
(2) D. Ellwood, L 'alleato nemico. La politica dell'occupazione anglo-americana in Italia, Mila-
no, 1977, p. 29.
(3) Cfr. le ampie statistiche riportate in Morti e dispersi per came belliche negli anni 1940-1945,
Istituto Centrale di statistica, Roma, 195 7.
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