Page 256 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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plurimotori anglo-americani avevano provocato gravi distruzioni con un
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bilancio di 60 morti e 300 feriti.< l Il Re accorse in Sicilia e arrivò a Pa-
lermo mentre le sirene finivano di urlare il cessato allarme.m Il 24 gen-
naio furono di nuovo violentemente bombardati il porto e i cantieri navali
palermitani con 50 bombe di piccolo e medio calibro. Se il 3 febbraio
circa 180 bombe dirompenti erano cadute in mare senza provocare gravi
danni, pochi giorni dopo, un centinaio di ordigni colpivano con precisio-
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ne gli obiettivi prefissati; Il 22-23 febbraio, 40 plurimotori,<l in dieci sca-
glioni di tre-quattro aerei, scaricavano su Palermo circa 300 bombe, come
sempre accompagnate da numerosi spezzoni incendiari, provocando an-
cora una volta numerose vittime e moltissimi feriti.<9l Palermo fu defini-
ta a ragione "la grande mutilata"OO) già nel maggio: il 9-10 maggio, 300
quadrimotori e 96 bimotori scaricavano circa 4000 bombe, provocando
300 morti e 43 5 feriti e gravi danni al centro urbano che fu così quasi
totalmente distrutto; Oll altre incursioni, minori per potenza di fuoco ri-
spetto a questa, ma ugualmente devastanti, si verificarono sempre nel me-
se di maggio, continuando a debilitare, fisicamente e psicologicamente,
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la popolazione e a indebolire le difese militari.0 l
(6) I dati indicati nel corso del presente saggio relativi al numero degli apparecchi che
fecero le incursioni, alla quantità delle bombe sganciate e al numero dei morti e
dei feriti sono tratti dall'Archivio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito
(A.U.S.S.M.E.), Fondo Diari Storici della Seconda Guerra Mondiale, cartella 461,
Notiziario dell'attività aerea nemica sul territorio metropolitano a cura dello Stato Maggio·
re del Regio Esercito, VI Reparto, Ufficio Difesa Contraerei, V Sezione. I dati sul
bombardamento del 7 gennaio a Palermo sono nel Notiziario gennaio 1943, prot. n.
5800.
(7) Cfr. i quotidiani La Stampa e L'ora di Palermo del 7·1-1943.
(8) Dizione spesso usata nei Notiziari citati.
(9) A.U.S.S.M.E., cit., Notiziario febbraio 1943, prot. n. 9000.
(10) La Stampa, 12-5-1943. Cfr. anche L 'ora di Palermo del30-1 e del10-2-1943. Una
importante testimonianza diretta sulla drammatica situazione di Palermo è costi-
tuita dalla lettera che Edda Ciano scrisse al padre alla fine di maggio del 1943,
in ACS, SPD, CR, b. 115, f. 10 "Ciano Galeazzo e contessa", riportata integral-
mente, salvo che per un post scriptum contenente un duro giudizio sul generale Fioc-
ca, Comandante militare della piazza di Palermo, in R. De Felice, Mussolini l'alleato,
Bologna, 1990, p. 1149-1150, in nota.
(11) Ancora oggi sono visibili a Palermo i danni provocati dai bombardamenti del se-
condo conflitto mondiale.
(12) A.U.S.S.M.E., Notiziario maggio 1943, prot. 20900.
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