Page 259 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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258 MARIA GABRIELLA PASQUALINI
tizie che la Sardegna "impavida" resisteva ai rinnovati attacchi delle forze
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aeree anglo-americane.< 5)
La Calabria vantava anch'essa tristi primati per le attenzioni a essa
riservate dai nemici: Reggio Calabria e Villa San Giovanni, poste in posi-
zione strategica per quanto riguardava il passaggio da e per la Sicilia, era-
no continuamente attaccate per rendere inservibili traghetti, porti e nodi
ferroviari, in breve per impedire i rifornimenti.
Nelle Puglie, sebbene più rarefatti nei primi mesi del 1943, gli aerei
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nemici sganciarono non poche bombe, < > per poi iniziare nel periodo
maggio-giugno i martellanti attacchi distruttivi di Foggia e del suo aero-
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porto: < > il 31 maggio, 60 apparecchi provocarono moltissimi danni, con
56 morti e 81 feriti, bombardando con grandissima precisione gli obiettivi
strategici prefissati. 1120 e il 21 giugno gli apparecchi americani tornarono
sull'obiettivo, bombardando sempre l'aeroporto e la stazione ferroviaria. A
Grottaglie le incursioni furono relativamente poche, ma molto precise ne-
gli attacchi: il 4 giugno, dapprima una formazione di 154 aerei e poi una
seconda di 40 apparecchi, sganciando circa 200 bombe, distrussero quasi
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completamente l'aeroporto provocando anche 71 morti e 146 feriti. < >
Nella prima metà del 1943 tutte le regioni italiane subirono gli at-
tacchi nemici: basta scorrere i bollettini giornalieri di Radio Londra, i Bol-
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lettini di guerra e le terze o le quarte pagine dei quotidiani di allora, <9)
analizzare le relazioni che i vari comandi di Legione dei Carabinieri Reali
inviavano al Comando Generale dell'Arma <30) e i "mattinali" del Coman-
dante Generale dell'Arma al Duce, sfogliare le relazioni dei Prefetti del
Regno e dei fiduciari di polizia per rendersi conto che non un solo giorno
(25) Ibid., 2·6·1943.
(26) Ibid., aprile 1943.
(27) ACS, SPD, CR, bollettini cit., b. 339, f. 378, v. in particolare i bollettini n. 158
cit., e 159 del 2·6·1943 ove si dava notizia dettagliata degli ingenti danni prodotti
all' "aerodromo", parola che allora si usava preferibilmente invece di "aeroporto" .
(28) A.U.S.S.M.E., cit., Notiziario giugno 1943, cit.
(29) L'argomento 'bombardamenti', estremamente delicato per i suoi riflessi sull'opi-
nione pubblica, era sempre presente negli 'ordini alla stampa', in particolare in
quel 1943, quando il territorio italiano fu sotto continuo attacco: ogni forma di
pietismo doveva essere bandita e 'l'odio contro i barbari aggressori' doveva essere
sottolineato negli articoli. Cfr., C. Matteini, cit., p. 223·328.
(30) La maggior parte di queste relazioni sono consultabili nell'Archivio Storico dell' Ar-
ma dei Carabinieri (A.S.A. C.) e nell'Archivio Centrale dello Stato.
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