Page 263 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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262 MARIA GABRIELLA PASQUALINI
basta ricordare la cronologia oraria degli attacchi dei primissimi giorni
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di giugno: il l giugno si ebbero incursioni alle ore 09.00, 10.12, 11.02,
12.24, 17.58, 19.32; il2 giugno gli attacchi furono portati alle ore 01.33,
09.15, 09.49, 11.10, 13.03, 15.14, 16.51, 18.42, 19.04, 21.5 5 fino al-
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l' alba e così si continuò quasi tutti i giorni fino alla resa. < l L' 11 giugno
Pantelleria si arrese: qualche reparto tentò ancora una resistenza, ma " .. .in
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22 minuti di tempo tutta l'isola era stata occupata e le ostilità cessate".< 3l
Poco dopo capitolò anche Lampedusa, sulla quale si era poi concentrata
la forza dei bombardieri anglo-americani.< 44 l
Ma i bombardamenti su Pantelleria, dopo la resa, non erano termi-
nati: infatti il 17 giugno Radio Londra riportò la notizia che velivoli tede-
schi avevano effettuato incursioni aeree con lancio di ordigni su Pantelleria,
bombardando e mitragliando i prigionieri e i civili italiani, che erano rien-
trati nelle loro case dopo l'occupazione dell'isola da parte degli anglo-
americani: erano iniziati i bombardamenti del territorio italiano da parte
del tedesco ancora formalmente alleato, avviato a divenire rapidamente
il nemico occupante da combattere.
Intanto il 2 3 giugno un violento bombardamento su La Spezia -
ultimo di una lunga serie che nel solo giugno aveva visto spesso più di
100 bombardieri attaccare l'importante base navale, - operò danni in-
genti all'arsenale e ai magazzini, incendiando e distruggendo anche pre-
ziosi depositi di carburante. Nello stesso periodo anche su Livorno si
abbatterono i proiettili nemici, causando danni ingenti al porto e alla fer-
rovia, provocando così gravi difficoltà nel settore anche a nord.
A conferma, se ve ne fosse stato bisogno, delle decisioni anglo-ame-
ricane, il l luglio, Churchill dichiarava che in avvenire i bombardamenti
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sulla Germania e sull'Italia sarebbero stati ancora di più intensificati. Le
notti erano più lunghe e questo avrebbe permesso ai bombardieri della
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RAF di poter arrecare una maggiore offesa nei centri industriali.< l Del
resto i bombardamenti sull'Italia venivano ormai considerati di routine
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dai bollettini di Radio Londra: " ... durante la giornata di ieri < l forma-
zioni di nostri bombardieri pesanti hanno continuato gli ormai consueti bom-
(42) A.U.S.S.M.E., cit., Notiziario giugno 1943, cit.
(43) ACS, SPD, CR, b. 339, f. 378, bollettino n. 169.
(44) Cfr. in particolare La Stampa e Il Corriere della Sera del periodo 8-15 giugno 1943.
(45) ACS, SPD, CR, b. 339, f. 378, bollettino n. 189, 1-7-1943.
(46) 3 giugno 1943.
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