Page 266 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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I  BOMBARDAMENTI  SULLE  CITIÀ  ITALIANE                          265

               il pericolo di  un bombardamento su Roma".<56>  Il pericolo non era total-
               mente scongiurato se  in un promemoria al Duce i Carabinieri Reali scri-
               vevano il 28 febbraio:  " ... in qualche ambiente si è parlato di un possibile
               trasferimento del Comando Supremo nella  capitale o  nelle immediate vi-
               cinanze {sic}.  Questa notizia determina preoccupazioni poiché si pensa che,
               in tale caso, l'Urbe non verrebbe risparmiata dalle incursioni aeree, in quan-
               to il nemico, nelle sue radio emissioni, dimostra di conoscere perfettamente
               la  permanenza  in  Roma  di  molti  comandi  militari  e  dichiara,  come  ha
               fatto  il  24 corrente nella  trasmissione delle  ore  12.15  in lingua greca  di
               essere costretto a  ordinare malgrado le  paterne premure· del Pontefice,  il
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               bombardamento  della  città  eterna".<5 )
                    L'ottimismo dei primi mesi del  1943 era sfumato presto e pochissi-
               mi giorni  prima  del  bombardamento un ufficiale  dei  Carabinieri Reali,
                                  58
               Giovanni Frignani,< > Comandante del Gruppo interno della Legione  di
               Roma,  nella sua relazione del  6 luglio  riportava relativamente a una riu-
               nione di fascisti a Palazzo Braschi e a quanto iv i discusso: " .. .lo Stato Mag-
               giore  Generale,  da  elementi  indiscutibili  in  'suo  possesso,  prevede  con
               sicurezza che Roma non sarà risparmiata dai bombardamenti nemici. Tutti,
               in caso di incursione aerea, dovranno rimanere alloro posto. Le  sedi dei
               fasci dovranno trasformarsi nel più breve tempo possibile in piccole fede-
               razioni che possano vivere da sole senza bisogno di particolari istruzioni
               superiori". (59)
                    Il  bombardamento  di  Roma  si  risolse  in  un  pieno  successo  per gli
               anglo-americani;  500 quadrimotori accompagnati da un numero impre-
               cisato di Lockeed in una azione che durò circa due ore sganciarono bom-
                                                  60
               be e moltissimi  spezzoni  incendiari: < > i  nodi  ferroviari  di  San Lorenzo
               furono distrutti e così i rifornimenti che dovevano andare a Sud, destinati



               (56)  G.  Ciano,  Diario  1937-1943,  a  cura  di  R.  De  Felice,  Milano,  1990,  p.  685.
               (57)  ACS,  SPD,  CR,  b.  174,  f.  43,  promemoria  al  Duce  del  28-2-1943.
               (58)  Il  tenente  colonnello  G.  Frignani,  che  aveva  organizzato  e  sovrainteso,  su  ordine
                   del generale Ceri ca  (da  sei  giorni al Comando del' Arma),  all'arresto di  Mussolini
                   a  Villa  Savoia,  dopo l'udienza  dal Re, fu  catturato dai tedeschi  quando le  truppe
                   del Reich  occuparono Roma e fu  fucilato  alle  Fosse  Ardeatine il  24 marzo  1944,
                   insieme ad altri undici rappresentanti dell'Arma (ufficiali, sotcufficiali e carabinie-
                   ri semplici). Sul ruolo avuto da Frignani nell'arresto di Mussolini, v.  R. De Felice,
                   Mussolini  l'alleato,  cit.,  p.  1543-1546.
               (59)  A.S.A.C.,  c.  1198.1  (Fondo  E.  Piccardo)  - (Situazione  politica),  rapporto  n.  39.
               (60)  A.U.S.S.M.E.,  cit.,  Notiziario  luglio  1943,  cit.









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