Page 269 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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                   Il bombardamento di Roma fu  solo il preludio a un agosto dramma-
              tico  nel cielo di  molte delle  principali città italiane perché "dopo l' occu-
                                                                   6
              pazione  di  Randazzo  il  giorno  13  (agosto),  il  nemico< 9l  si  sganciò  per
              tutta  la  lunghezza  del  fronte,  e  sotto  la  protezione  delle  sue  forti  difese
              antiaeree dello stretto di Messina, fuggì  nelle notti seguenti sull'Italia con-
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              tinentale"; < l  in  realtà  già  con  la  caduta  di  Pantelleria,  l'azione  degli
              anglo-americani, sia aerea che navale, si era fortemente intensificata con-
              tro tutti gli  obbiettivi sensibili e era riuscita a tagliare praticamente le li-
                                                                                 7
               nee  di  comunicazione,  indebolendo tutta la  struttura bellica  italiana: < ll
               ai bombardamenti si erano aggiunti moltissimi lanci di manifestini desti-
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               nati a influire psicologicamente sulla popolazione.< l In sostanza, la ten-
               sione serpeggiava  nel  popolo dell'Italia  settentrionale e  il  malumore per
              la  situazione drammatica provocata dai bombardamenti era sempre più
              profondo, specialmente nel Nord. Il giornale La Sicilia Liberata riportava
               il  12  agosto  1943:  "Following the heavy RAF  raids on Milan, Turin and
               Genoa a  new wave of strikes has  taken  place accompanied by increased
               agitation  in favor  of peace among workers  in  northern  Italy";<73l  infatti
              Torino,  Milano,  Genova,  solo  per fare  alcuni  nomi,  erano diventate du-
               rante quel tremendo agosto del 1943, un cumulo di macerie: Piazza Cari-
              gnano,  la  Scala,  Santa  Maria  delle  Grazie,  Palazzo  Rosso,  i  monumenti
               più rappresentativi del triangolo Nord delle città industriali italiane furo-
               no  quasi tutti  colpiti e distrutti  dalle  bombe.  A  Milano,  in particolare i
              bombardamenti più intensi furono quattro, dal 13 al  16 agosto, che pro-
              vocarono  circa  mille  morti,  cinquemila  senza  tetto  e un impressionante
              volume di  macerie, così  come è testimoniato dalle interessanti fotografie



               (69)  Nel testo  si  intende:  italiani  e tedeschi.
               (70)  W .  Churchill,  cit.,  p.  55.
               (71)  Cfr.  per ulteriori dettagli G.  Castellano, Come firmai l'armistizio di Cassibile,  Milano,
                   1945, p.  14 e sg.; p.  42  sg.; si veda anche R.  De Felice, Mussolini- L'Alleato,  cit.,
                   p.  1100  e  sg.
               (72)  La Sicilia Liberata  10-8,  17-8-1943. Per ulteriori dettagli su questa testata che ebbe
                   vita  breve,  v.  infra,  l  bombardamenti  e la  stampa.
               (73)  Per gli avvenimenti di Sicilia dell'estate 1943 e per i bombardamenti che venivano
                   eseguiti nel resto dell'Italia, oltre ai quotidiani quali Il Corriere della Sera,  La Stampa
                   o altri giornali legati a varie città, è interessante la lettura del quotidiano La Sicilia
                   Liberata, che iniziò le sue pubblicazioni a Palermo il 6 agosto  1943, in lingua italia-
                   na  e  inglese,  e  continuò  fino  all'11  giugno  1944.








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